L'erede del Cav.

Arnaldo Ferrari Nasi

“Chi dovrebbe essere l'erede di Silvio Berlusconi?”. Il campione rappresentativo di soli elettori di centrodestra, per i primi tre posti, ha risposto così: Gianfranco Fini (42 per cento), Pierferdinando Casini (21 per cento) e, seppur a distanza, Michela Vittoria Brambilla (8 per cento). Il dato è vero, assolutamente, solo che è vecchio. E' della metà del 2007. In realtà si tratta solo di qualche mese prima della svolta del predellino.

    “Chi dovrebbe essere l'erede di Silvio Berlusconi?”. Il campione rappresentativo di soli elettori di centrodestra, per i primi tre posti, ha risposto così: Gianfranco Fini (42 per cento), Pierferdinando Casini (21 per cento) e, seppur a distanza, Michela Vittoria Brambilla (8 per cento). Il dato è vero, assolutamente, solo che è vecchio. E' della metà del 2007. In realtà si tratta solo di qualche mese prima della svolta del predellino, quando il compimento del bipolarismo, dopo una gestazione di quasi quindici anni, pareva essere giunto; quando il 61 per cento degli stessi elettori di centrodestra voleva “un soggetto unico da subito”.

    Poi sappiamo cos'è successo. Tanto è che i primi due personaggi sono oggi all'opposizione e MVB non viene neanche nominata tra i possibili successori da quello scarso 24 per cento della gente Pdl che vede tra gli attuali notabili del partito qualcuno adatto ad una “eventuale successione a Berlusconi”. Letto al contrario è più chiaro: più di tre quarti dell'elettorato Pdl non vede alternative al Cav. E i pochi rimanenti che pensano ci possa essere qualcuno, non sanno chi (30 per cento) oppure dicono Alfano (22 per cento) e solo dopo Tremonti (18 per cento). E allora che fare? Il Pdl rischia a breve di sfaldarsi in cento piccoli feudi? Sia sulla stampa, ma anche in ben informati ambienti interni al partito, si è parlato di una possibile discesa in campo di Marina Berlusconi.

    Abbiamo voluto testare l'ipotesi: oltre il 30 per cento del partito ritiene opportuna l'idea. Non è poco. Anzitutto perché si tratta di un dato rilevato “a freddo”, non sostenuto da un adeguato dibattito sui media e del tutto ipotetico; e poi, ancora più importante, perché il nome, di primo acchito, ottiene più della somma di tutti gli altri, che hanno ben altra esposizione mediatici e ruoli politici di alto livello, in alcuni casi, anche da oltre quindici anni. Inoltre, e questo è un dato intrigante, sembra che Marina Berlusconi possa diventare una fonte di vero rinnovamento per il partito. Ella infatti, sempre rimanendo all'interno di quell'elettorato, piace più ai giovani (45 per cento), ai livelli di studio più alti (37 per cento) e nelle regioni più ricche del paese (34 per cento). Un target assolutamente nuovo ed interessante, per il Pdl.

    Eone: è l'unità geocronologica delimitata da cambiamenti fondamentali nella storia degli organismi viventi. Per la politica, dal 2007 è trascorso un eone.