That win the best - La rubrica del Foglio sulla Premier League

Qui si spiega perché il calcio è gioco crudele, per dirla in modo originale

Jack O'Malley

“From zero to hero!”, ha gridato il collega della tv inglese accanto a me quando Gomes ha impedito la beffa finale parando un rigore a Drogba. Il calcio è la cosa più religiosamente simile alla vita, la dannazione e la redenzione sono dietro l'angolo, appostate sulla linea del fuorigioco come nemmeno il miglior guardalinee. Il Newcastle ha battuto il Liverpool 3-1 ma i titoli di coda non sono, come sarebbe logico, per la nuova guida tecnica dei bianconeri, ovvero Alan Pardew. Sono per Joey Barton.

    “From zero to hero!”, ha gridato il collega della tv inglese accanto a me quando Gomes ha impedito la beffa finale (per scrivere come ne scriverebbe il vostro Tuttosport) parando un rigore a Drogba. Il calcio è la cosa più religiosamente simile alla vita, la dannazione e la redenzione sono dietro l'angolo, appostate sulla linea del fuorigioco come nemmeno il miglior guardalinee. Il portiere del Tottenham le ha guardate in faccia entrambe, nel match di sabato contro il Chelsea. In vantaggio grazie a un sinistro di Pavlyuchenko (oscenamente libero al limite dell'area), gli Spurs sono stati raggiunti da un gol di Drogba, entrato nel secondo tempo: il bomber ultimamente un po' triste tirava fortissimo addosso a Gomes, che si era travestito per l'occasione in cespuglio: la palla gli rimbalzava sul petto, lo superava, e si adagiava in porta come la “stone” di una partita di curling. Non contento, al 91° abbatteva in area Ramirez: rigore sacrosanto, White Hart Lane (lo stadio del Tottenham, lo dico per i lettori non afflitti dalla mia stessa malattia calciofila) tremava. Ma ecco la redenzione. Chissà se e per quanto tempo Gomes ha pensato quello che pensano sempre i portieri prima di un rigore (“so che lui li tira a destra, ma lui sa che io so, ma io so che lui sa che io so”, e intanto la palla è alla proprie spalle), fatto sta che l'urlo dei tifosi è stato quasi più forte in quel momento che dopo l'1-0. A quel punto però la dannazione e redenzione di Gomes erano nulla al confronto della triplice altalena di Didier Drogba: confinato al freddo della panchina, scongelato per diventare l'eroe della momentanea rimonta e di nuovo dannato per il gol che forse avrebbe fatto abbassare il sopracciglio ad Ancelotti, sempre più dimentico di cosa voglia dire vincere una partita in Premier.

    Il Newcastle ha battuto il Liverpool 3-1 ma i titoli di coda non sono, come sarebbe logico, per la nuova guida tecnica dei bianconeri, ovvero Alan Pardew. Sono per Joey Barton, bad boy della Premier League, che sabato pomeriggio ha scaldato i cuori dei cinquantamila del St. James' Park come non succedeva da tempo. C'ero anch'io in tribuna. Anch'io, come tutti, mi sono commosso quando Barton ha raddoppiato per i magpies dopo l'uno a zero di Nolan e il momentaneo pari di Kuyt. Barton ha segnato contro la squadra della sua città natale. Come è giusto che sia ha esultato. E a fine gara ha avuto il coraggio di dedicare la vittoria all'ex allenatore silurato a sorpresa in settimana: “Siamo rimasti tutti delusi quando abbiamo saputo del licenziamento di Chris Hughton. E' una persona dignitosa, un gentleman e un bravo ragazzo. Ma questo è un gioco crudele. Perciò dedico il premio di man of the match proprio a Chris”. Barton non è uno che le manda a dire. Nel 2004 si rese protagonista di una rissa durante un'amichevole del Manchester City, sua squadra di allora, a Doncaster. Più avanti venne multato per aver cercato di spegnere un mozzicone di sigaretta nell'orecchio di un compagno. Durante una tournée in Thailandia picchiò un tifoso dell'Everton. Ma l'episodio più divertente fu quando mostrò il fondoschiena alla curva dell'Everton: fu denunciato dai tifosi e la Football Association aprì un'indagine. Ieri è stato anche il giorno di Andy Carroll. Ha il fiuto del gol di Alan Shearer ma con una potenza esplosiva nelle gambe che lo rende unico. Carroll ha siglato il 3-1 tirando da fermo da 35 metri. Dalla tribuna si è vista la palla tra i suoi piedi e poi, improvvisamente, la palla era in porta. Roy Hodgson era incredulo. Il St James' Park meno. Conosce Carroll e sa quanto vale.