E' arrivato il 25 luglio del Cav.?/ 23

Il sapore della frutta è nel desolato campo degli avversari

Luigi Amicone

Nelle ultime 48 ore, giornate benedette in cui abbiamo onorato i santi, i morti e, in mezzo, i martiri cristiani di Baghdad, Silvio Berlusconi mi è sembrato di nuovo tornato vigile e parecchio più sveglio dei suoi avversari. I quali compiono ancora una volta l'errore di farsi sorprendere in un eccesso di narrazione scandalizzata e nel consueto modo eccentrico di interpretare la premiership politica e, come si dice, di rappresentare le istituzioni. Il sapore di frutta non mi sembra di sentirlo nel retrogusto dell'affaire Ruby, ennesimo ritratto del Cavaliere dall'interno.

Leggi Gioia intensa e sguaiata, un grigio ritorno al passato. Scene di ucronia per il dopo Cav. di Lanfranco Pace - Leggi Il sistema costituzionale prevede un capo di governo l'anno, questo è il problema di Giuliano Ferrara

    Nelle ultime 48 ore, giornate benedette in cui abbiamo onorato i santi, i morti e, in mezzo, i martiri cristiani di Baghdad, Silvio Berlusconi mi è sembrato di nuovo tornato vigile e parecchio più sveglio dei suoi avversari. I quali compiono ancora una volta l'errore di farsi sorprendere in un eccesso di narrazione scandalizzata e nel consueto modo eccentrico di interpretare la premiership politica e, come si dice, di rappresentare le istituzioni. Il sapore di frutta non mi sembra di sentirlo nel retrogusto dell'affaire Ruby, ennesimo ritratto del Cavaliere dall'interno. Ma nella desolazione del campo avversario, sempre più ristretto a un affare di figurine giudiziarie, al risentimento moralistico, allo stoppino incendiario annacquato da una selva inselvatichita di inconsistenza umana e politica. Si intenda, lo capisce anche mia moglie che, con tutta la simpatia che si può e si deve avere per un uomo pubblico come Berlusconi che è di parecchie spanne superiore alle mezze cartucce di coloro che diffamano l'Italia nel mondo, a una certa età e a una certa posizione nel mondo non è che bisogna mettere la testa a posto. Però bisogna proprio smetterla di perdere tempo con i perditempo.

    Perciò, Berlusconi deve sapere che egli può immaginarsi tutto il Principe mecenate e rinascimentale che vuole. Però poi, con tutto il bene che la gente italiana gli vuole (è un fatto che se si va a elezioni Silvio rivince ed è un fatto che se lo buttate giù con una manovrina di Palazzo il rischio non è vedere Silvio al gabbio ma l'Italia in spezzatino), un capo del governo deve far sentire e assaporare al popolo qualcosa che somigli alle “Allegorie ed Effetti del Buono e (non) del Cattivo governo” affrescati dal Lorenzetti nel Palazzo Pubblico di Siena. Se perfino la spocchia di Baffino d'Acciaio non sa più che pesci pigliare e deve implorare “l'ingerenza etica” a vescovi e cardinali, significa che, come dimostra il Tg3, il vero caso Berlusconi è che li sta facendo uscire tutti pazzi. I suoi avversari politici, i magistrati che si occupano solo di lui, la nota lobby che ormai ha un'ossessione fottuta di trovarsi improvvisamente orfana del Cavaliere. Il che, come potrebbe pensare anche il Pannella che ha evocato a una piazzale Loreto, non è una buona notizia per la traquillitas ordinis di questo paese.

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