L'arcobaleno consolatorio sulla spiaggia che benedice tutti

Bassottina

Sono tante le cene al Lido perse per lavoro, tra cui quelle per “20 sigarette a Nassirya” (vincitore di Controcampo italiano) “La passione” di Mazzacurati e “Into Paradiso” con concerto degli Avion Travel. Finalmente la bipede ha cenato alla simpatica Villa degli Autori (la bassottina imbucata) su gentile invito di Patrizia Wachter (figlia del grande impresario Leo, che ha portato i Beatles in Italia) Arianna Monteverdi e Lorena Borghi (Sottocorno) che curano eventi e film delle Giornate degli Autori, tra cui il bel documentario su Albertino, “Fate la storia senza di me”.

    Sono tante le cene al Lido perse per lavoro, tra cui quelle per “20 sigarette a Nassirya” (vincitore di Controcampo italiano) “La passione” di Mazzacurati e “Into Paradiso” con concerto degli Avion Travel. Finalmente la bipede ha cenato alla simpatica Villa degli Autori (la bassottina imbucata) su gentile invito di Patrizia Wachter (figlia del grande impresario Leo, che ha portato i Beatles in Italia) Arianna Monteverdi e Lorena Borghi (Sottocorno) che curano eventi e film delle Giornate degli Autori, tra cui il bel documentario su Albertino, “Fate la storia senza di me”.

    Accesa discussione su Goffredo Fofi a tavola,
    con la knockout beauty Cristina Battocletti (Sole 24 Ore) a sostenere che il critico è un santo laico e una certa svizzera anticonformista di opinione diversa. Stasera in Sala Grande “La versione di Barney” (Venezia 67) dall'esilarante best seller di Mordecai Richler. Arrivati in sostegno Noah Richler, Christian Rocca, l'Elefantino, il produttore Robert Lantos. Invito curioso per un cocktail con incontro stampa al Pavillon sur la Plage dell'Excelsior per annunciare la sesta edizione del Sicilian Film Festival di Miami Beach (sic). Sul palco il fondatore e organizzatore Emanuele Viscuso in giacca e cravatta, il direttore artistico Salvo Bitonti in sciarpa e panni bohème, Franco Nero e Laura Delli Colli (Nastri d'argento).

    Viscuso orgoglioso di un titolo del Miami Times: “La Sicilian Film Festival mette fuori gioco la Mafia”. Dopo un'ora il folto pubblico guardava libidinoso i tavoli già pronti con bottiglie e calici pieni. Ma ogni volta che sembrava finita l'ufficialità, il Fondatore riprendeva per presentare un altro “amico prezioso del SFF”, inclusa una dama con accento francese in chiffon e lustrini; “la direttrice della Cinemathéque di Miami Beach”. Sembrava una battuta in cerca di una barzelletta. La bipede si contorceva dalle risate perché i camerieri versavano con molto anticipo i bianchi, a riscaldarsi nei bicchieri, e solo all'ultimo i rossi, ben freschi, usanza sicula tipica. Un arcobaleno consolatorio sulla spiaggia ha benedetto tutti.