Brutto tempo su Venezia

Bassottina

Il panel dedicato a Sergio Corbucci era appassionante. Critici, storici, autori internazionali parlavano del “maestro dello spaghetti western” e regista eclettico di melodrammi, film comici, musicali, mitologici, gialli, avventurosi, e dei pregi di un protagonista della “grande fioritura del cinema italiano”. Peter Cowie (The International Film Guide), Michel Ciment (“Positif”), Richard Corliss (Time), Marco Giusti.

    Il panel dedicato a Sergio Corbucci era appassionante. Critici, storici, autori internazionali parlavano del “maestro dello spaghetti western” e regista eclettico di melodrammi, film comici, musicali, mitologici, gialli, avventurosi, e dei pregi di un protagonista della “grande fioritura del cinema italiano”. Peter Cowie (The International Film Guide), Michel Ciment (“Positif”), Richard Corliss (Time), Marco Giusti, Derek Malcolm (ex Guardian, ora Evening Standard, presidente on. della Federazione internazionale di critici cinematografici), Elvis Mitchell, show radio Usa (“The Treatment”) e il nostro idolo Stephanie Zacharek (Salon.com e Movieline.com). Corliss: “Corbucci ha capovolto il western, reinventando e valorizzando un genere considerato da noi inferiore”. Zacharek: “Ci ha riflesso il suo apprezzamento per un genere americano doc sottovalutato.” Giusti: “Corbucci ha preso la violenza western e l'ha resa pop.” Malcolm: “Corbucci capì che il West americano era uno stato d'animo”. Mitchell: “L'orecchio tagliato di Django ha ispirato Tarantino in ‘Le iene'”.

    Anticipata la famosa festa Cheek to Ciak per le pessime previsioni meteo. Fino a mezzanotte c'era tanta gente, ma riconoscevamo solo giornalisti, uff. stampa o press agent, come il nostro preferito Enrico Lucherini. L'attuale scostumato dj con la retina in testa ha sbattuto contro la parete la fogliante verticale, per farsi meglio immortalare dai fotografi: stronzetto incivile. Ricordiamo favolose feste di Ciak passate con il dj Max e scatenate rock della bipede con Stefano Disegni, l'esilarante vignettista della rivista. L'ospite Piera Detassis in fancy dress rendeva tutto più amusing come sempre. Molto tardi finalmente sono arrivate Isabella Ragonese, Valeria Solarino e Simona Ventura. Ci chiediamo se il privé abbia un senso in un posto già di per sé per vippesco. Sembrano passé. Gli ospiti a noi più graditi erano i ragazzi di L'Orèal, carinissimi e molto bravi. Il Lancia Cafè è il posto meno ospitale del Lido, con gorilla ansiogeni e rudi; con altri sponsor non c'erano such Bad Vibrations.