Carnevale intorno al mondo

Maurizio Stefanini

“In un certo tempo dell'anno i cristiani impazziscono e ritornano in sé in virtù di una polvere che si mette sopra le loro teste”. Così annotava un viaggiatore musulmano a metà del ‘500, dopo aver assistito alle follie del Carnevale Romano, seguite poi dall'improvviso ricomporsi di tutti al momento della distribuzione delle Ceneri.

    “In un certo tempo dell'anno i cristiani impazziscono e ritornano in sé in virtù di una polvere che si mette sopra le loro teste”. Così annotava un viaggiatore musulmano a metà del ‘500, dopo aver assistito alle follie del Carnevale Romano, seguite poi dall'improvviso ricomporsi di tutti al momento della distribuzione delle Ceneri. E due secoli dopo era Goethe a dirne: “non è una festa data al popolo ma una festa che il popolo da a se stesso”, aggiungendo che poi all'alba del Mercoledì delle Ceneri tutti correvano in chiesa a chiedere perdono “per i peccati commessi e quelli che si sarebbe voluto commettere”. Da tempo al di sotto di quella tradizione, il Carnevale romano del 2010 è stato presentato all'insegna del rilancio del “Carnevale più antico del mondo”: discendente diretto dei Saturnali della Roma antica. 

    Il Carnevale di Ivrea, con la sua battaglia delle arance, è però in Italia l'unico a vantare una tradizione ininterrotta fino al Medio Evo, anche se gran parte dei suoi riferimenti iconografici risalgono invece all'epoca napoleonica.

    Il più famoso d'Italia, in particolare per la raffinatezza di costumi e maschere, è probabilmente il Carnevale di Venezia, immortalato anche dalla famosa aria di Paganini. Ma la sua tradizione fu in effetti interrotta da Napoleone, per riprendere nel 1979. La polemica del candidato a sindaco Renato Brunetta, su una festa “priva di idee”, dimostrano comunque quanto questo appuntamento sia importante per i veneziani.

    Altro famoso Carnevale italiano, quello di Viareggio, nacque nel 1873 dalla protesta anti-tasse di alcuni contribuenti. Dal 1925 ha lanciato la moda dei carri allegorici in cartapesta poi ricopiata un po' in tutto il mondo: compreso in quello che è oggi considerato il Carnevale più importante del pianeta, a Rio de Janeiro.

    Risale al 1855 la prima “sfilata di Carnevale” attestata a Rio de Janeiro, anche se sembra che il ballo in maschera in strada fosse iniziato una ventina di anni prima, come imitazione di una moda parigina. E nel 1858 ci fu il primo raduno di massa sulla spiaggia di Copacabana, per assistere a un evento non particolarmente tropicale come l'avvistamento di due balene. Ma la forma attuale del Carnevale risale alla fine degli anni '20, come consapevole “invenzione di una tradizione”, mentre le Scuole di Samba come organizzatrici dei carri allegorici d8iventano importanti negli anni '50. Organizzato in clima di euforia per l'assegnazione delle Olimpiadi e la buona situazione economica, il Carnevale di Rio del 2010 è invece finito in mezzo alle polemiche: la bambina di otto anni che ha voluto fare la reginetta e poi si è messa a piangere: il turista italiano arrestato per aver fatto i suoi bisogni in mezzo alla strada; Paris Hilton, tanto per cambiare, ubriaca… Gran finale, regina del Carnevale è stata proclamata Geisy Arruda: una studentessa diventata famosa per essere stata espulsa tre mesi fa dall'Università, per una scollatura troppo vertiginosa.

    Ma in America Latina ci sono anche altri Carnevali famosi. Quello di Oruro, in Bolivia, è stato dichiarato nel 2001 Patrimonio dell'Umanità per il modo in cui mescola tradizioni preispaniche e cattolico-iberiche. In particolare i ballerini mascherati da diavoli della Diablada, la sua coreografia più famosa, rappresentano le antiche divinità ctonie pre-colombiane, custodi delle ricchezze minerarie. 

    Il Carnevale di Barranquilla, in Colombia, è anch'esso Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco. Nella città è nata Shakira, che gli ha infatti dedicato un famoso video.

    Famoso è anche il Carnevale di Encarnación in Paraguay: nato nel 1916 con l'arrivo di un gruppo di emigranti italiani, anche se oggi è pesantemente influenzato dal modello brasiliano di Rio.

    Il Carnevale di Montevideo, in Uruguay, si vanta di essere il più lungo del mondo, dal momento che inizia il 28 gennaio. Quest'anno ha cercato di mantenere intatta la sua agenda, malgrado le piogge torrenziali.

    Altri Carnevali famosi sono in Ecuador, in Perù, a Cuba, in Venezuela, a Panama. Ma non c'è un'esclusiva iberica. Nell'anglofona Trinidad e Tobago sostengopno a loro volta di avere nel loro Carnevale “il maggior spettacolo della Terra”.

    E c'è un famoso Carnevale anche negli Stati Uniti, sebbene in una città di forte influenza francese e ispanica. Il New Orleans Mardio Gras è attestato almeno dal 1699, la prima parata risale al 1857 e lo Stato della Louisiana dichiaro la ricorrenza festività ufficiale nel 1875. L'uragano Katrina, malgrado alcuni timori, non ne rappresentò la fine, ma solo l'occasione per fare qualche pesante ironia sull'inefficienza dei soccorsi.