Tv in guerra

Christian Rocca

La Casa Bianca di Barack Obama e il canale conservatore Fox News di Rupert Murdoch hanno firmato una tregua, dopo le virulente accuse reciproche delle scorse settimane, ma lo scontro sull'informazione politica è più acceso che mai e ora lo si può seguire in diretta televisiva su tutti i network americani.

    La Casa Bianca di Barack Obama e il canale conservatore Fox News di Rupert Murdoch hanno firmato una tregua, dopo le virulente accuse reciproche delle scorse settimane, ma lo scontro sull'informazione politica è più acceso che mai e ora lo si può seguire in diretta televisiva su tutti i network americani. Fox continua a sparare a pallettoni sulle politiche della Casa Bianca, giudicate controrivoluzionarie rispetto ai principi fondamentali della Repubblica americana. A spingere contro Obama non sono i notiziari, quasi sempre impeccabili, ma gli opinionisti e conduttori dei talk show, in particolare la nuova star della rete Glenn Beck, autore di una campagna giornalistica che ha costretto Obama a licenziare uno dei suoi principali consiglieri sulle questioni ambientali.

    Beck si è inoltre vendicato della direttrice della comunicazione della Casa Bianca, Anita Dunn, la più pugnace degli obamiani nella battaglia contro la Fox, scovando un video di qualche mese fa dove la consigliera di Obama diceva che il suo filosofo politico preferito è Mao Tse Tung. Nei giorni scorsi le tensioni tra Casa Bianca e Fox News si sono allentate. Hillary Clinton è stata ospite al programma di Greta Van Susteren sul canale che gli strateghi della Casa Bianca hanno più volte detto che “non è un'organizzazione giornalistica legittima”. Ora è il turno di David Plouffe, l'organizzatore della campagna elettorale di Obama, anche se per promuovere il suo libro “The Audacity to Win”.

    La nuova disponibilità obamiana nasce dalle molte critiche provenienti anche dalla sinistra e da un incontro della settimana scorsa tra il vicepresidente di Fox Michael Clemente e il portavoce di Obama Robert Gibbs nel corso del quale, secondo i giornali e i blog, si sarebbe giunti alla tregua. La battaglia ha preso un'altra piega e ora vede schierati in un appassionante tutti contro tutti Fox News, Msnbc e Cnn, ovvero i tre canali all news del panorama televisivo americano. Lo scontro politico si intreccia con la guerra per gli ascolti che vede primeggiare, mai come adesso, la Fox. Nella prima serata televisiva il canale di Murdoch fa più ascoltatori dei suoi rivali messi assieme. La Msnbc, considerata una Fox News di sinistra, ha stabilmente superato la Cnn. La crisi della Cnn sembra irreversibile in un clima televisivo dove vince chi urla di più, al punto che il network fondato da Ted Turner è scivolato addirittura al quarto posto, facendosi superare anche dal suo secondo canale, Hln, dove aveva confinato i programmi meno prestigiosi, come lo show genere “Chi l'ha visto”, ma più pulp, di Nancy Grace.

    Stretta dalla morsa destra-sinistra di Fox e Msnbc, la Cnn è passata all'attacco. La sua conduttrice di punta, Campbell Brown, ha intervistato una delle consigliere più ascoltate dagli Obama, Valerie Jarrett, chiedendole come mai la Casa Bianca denunciasse l'eccessiva partigianeria di Fox e non dicesse nulla dell'informazione altrettanto partigiana, ma a favore dell'Amministrazione, della Msnbc. La Jarrett, colta di sorpresa, ha abbozzato risposte non convincenti, consentendo alla Brown di segnalare l'ipocrisia della Casa Bianca e di sottolineare come gli unici a fare informazione pura e semplice, né di destra come la Fox né di sinistra come Msnbc, sono proprio loro della Cnn: “La Jarrett fatica ad ammettere che anche Msnbc ha un pregiudizio politico – ha commentato la Brown – Su questo punto la Casa Bianca ha perso credibilità”.

    Bill O'Reilly e Keith Olbermann, i conduttori numero uno di Fox News e Msnbc, non hanno smesso di attaccarsi a vicenda come fanno ormai da anni: O'Reilly dedica quotidianamente a Olbermann la sua rubrica “La cosa più ridicola del giorno” e Olberman a O'Reilly quella del “peggiore uomo sulla terra”, oltre a chiamare la Fox “fixed news” o “faux news”, notizie truccate o false. Nei giorni scorsi hanno cominciato a prendere in giro il disperato tentativo della Cnn di trovare una giustificazione al calo degli ascolti e di autoincensarsi come canale al di sopra delle parti. Per O'Reilly, la Cnn è di sinistra. Per Olbermann è di destra. La replica in diretta tv di Campbell Brown non si è fatta aspettare: “Si provocano a vicenda, si combattono e, sì, ci fanno divertire. In un paese così diviso ottengono anche ottimi ascolti. Non critico che cosa fanno i miei amici della Fox e della Msnbc. Ma è come paragonare le mele con le arance rispetto a quello che facciamo qui alla Cnn”.