“Amore bugie e calcetto”, la bella festa delle corna, del viagra e della vita

Annalena Benini

"Amore bugie e calcetto” è un film sui danni cardiaci del viagra e sulle piccole aziende in crisi. E' la festa della vita che inizia e della famiglia che regge a qualunque casino, ma non si può dire. Si fa, perché è più bello guardare la vita, è più bello il terzo figlio proprio adesso che hanno accettato il secondo all'asilo nido e si poteva uscire dal tunnel, sono più belli lui (Claudio Bisio) e lei (Angela Finocchiaro) che a cinquant'anni si rimettono insieme, è più bello far nascere un bambino in mezzo al disastro e portarlo a vedere papà (almeno lui crede di esserlo e allora lo è) che gioca a calcetto.

    "Amore bugie e calcetto” è un film sui danni cardiaci del viagra e sulle piccole aziende in crisi. E' la festa della vita che inizia e della famiglia che regge a qualunque casino, ma non si può dire. Si fa, perché è più bello guardare la vita, è più bello il terzo figlio proprio adesso che hanno accettato il secondo all'asilo nido e si poteva uscire dal tunnel, sono più belli lui (Claudio Bisio) e lei (Angela Finocchiaro) che a cinquant'anni si rimettono insieme, è più bello far nascere un bambino in mezzo al disastro e portarlo a vedere papà (almeno lui crede di esserlo e allora lo è) che gioca a calcetto. E' più bella la vita che travolge ogni cosa, è più bello rischiare, come il ragazzo precisetto che progettava tutto e invece adesso si butta e gli va dritta, è più bella una pancia con dentro un cuore che batte, però no, davvero, questo è un film sul precariato e sulle liste d'attesa negli asili.
    Martina ha in mano due test di gravidanza e dice al farmacista che sono rotti: non si capisce, guardi, ne ho fatti due ma non si capisce. Signorina, si capisce che lei è incinta. Mannò, non è proprio rosso, ma arancione, guardi ancora, anche un po' rosato. Comunque non è blu, auguri. Martina fa ancora l'università, il figlio non è del fidanzato ma è del migliore amico del fidanzato (per errore, “ci siamo fatti una canna, era anche la festa della donna!”) ed è ovvio che bisogna abortire. Lei vorrebbe raccontare la verità, ma l'amica è più saggia perché ha vent'anni e sta con Bisio che ne ha cinquanta. “Nelle soap puoi dire la verità, nella vita lui ti lascia e ti dà pure della zoccola, poi tutti sanno che sei una zoccola e a te tocca abortire con me che ti tengo la mano”. Nella vita poi succedono molte più cose che nelle soap, succede che una coppia sia in crisi perché con due figli e le lavatrici e la rinuncia per maternità al lavoro, lei (Claudia Pandolfi) non abbia più voglia di fare l'amore, ma lo stesso si dia da fare con body di lattice e lui le metta la marijuana nel tortino di asparagi per disinibirla: “Ma se tu non mi corteggi non mi viene voglia”. Nella vita succede che al cinquantenne “non si rizzi più”, come gli dice l'ex moglie medico e sadica: “Ti dopi per giocare a calcetto con tuo figlio e prendi il viagra per farti le sue amiche”, e succede che il cinquantenne non capisca gli sms inviati dalla ragazzina: TVSBSMK (ti voglio sempre bene smack. Cosa vuol dire? Vuol dire che te le scegli troppo giovani). Nella vita ci si tradisce, ci si fa del male, non ci si accorge del male che si fa, si fuma una canna ed ecco un bambino, ci si separa, si rischia, si ingrassa, si soffre, non si smette mai di fumare nemmeno sul campo di calcetto, si prendono i gol e si fanno i tatuaggi, si va a fare la visita per l'aborto e si piange e si scappa e non si abortisce più, ma ci si butta, dopo un'ultima sbronza.
    C'è una specie di voce narrante in questo film inaspettatamente bello, è il mister della squadra di calcetto (Giuseppe Battiston), il Mina, l'amico tabagista e divorziato, quello che dà consigli a tutti e capisce tutto: un tempo giocava in serie C, quindi anche se è grasso e non si muove, quando c'è da tirare una punizione entra in campo e spara in porta. Consigli sui matrimoni in crisi: “Matrimonio? Io non so come funziona un matrimonio, so solo come funziona un divorzio. Ingrassi venti chili, ti senti un fallito e vedi tuo figlio solo su appuntamento”. Consiglio sulle gravidanze inaspettate e incasinate: “Una cosa te la posso dire: conosco un sacco di gente che a quarant'anni si è pentita di essersi sposata, ma non conosco nessuno pentito di avere fatto un figlio”. Il Mina la notte scrive le cronache di quelle partite, con la foto dell'ex moglie e del bambino accanto e un posacenere pieno di mozziconi. Il Mina guarda le vite degli altri. E sono vite che esplodono, sono dichiarazioni d'amore: “Se tu crolli, io mi perdo”, “Riprendimi in prova, gratis, sarò il tuo gigolo a ore”. Sono baci e abbracci, sono gambe intrecciate, sono una cena a due al ristorante per dirsi le novità. Ci hanno preso il bambino al nido. Wow, vuol dire che siamo fuori dal tunnel. Non proprio, c'è un'altra cosa che ti devo dire. Pausa. Non puoi essere incinta, è impossibile. Certo, facendo l'amore tutti i giorni è impossibile. Oddio dovremo ricominciare tutto da capo. Sì, però adesso brindiamo, amore, a tutti i problemi a cui troveremo una soluzione. Bevi amore, bevi.

    • Annalena Benini
    • Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, vive a Roma. Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. Dirige Review, la rivista mensile del Foglio. La rubrica di libri Lettere rubate esce ogni sabato, l’inserto Il Figlio esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai3. Il suo ultimo libro è “I racconti delle donne”. E’ sposata e ha due figli.