Giuseppe Conte (Ansa) 

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Conte nella galleria dei Grandi? Abbiamo qualche dubbio

Andrea Marcenaro

La capacità di capire il contesto, il coraggio, uno sguardo visionario oltre il quotidiano, la volontà di assumersi una responsabilità personale incondizionata... Insomma, un Prometeo o un Leonida. Un Giuseppi?

Vissute in epoche differenti, alcune persone hanno avuto in comune quattro cose: la capacità di capire il contesto, il coraggio, uno sguardo visionario oltre il quotidiano, la volontà di assumersi una responsabilità personale incondizionata. Non occorre risalire nientemeno che a Prometeo, a Leonida, o al signor Schindler. Basta ricordare quel ragazzo cinese che fermò il carro armato in Piazza Tienanmen a giugno del 1989. Nessuno sa che fine abbia fatto. Ma la sua portata simbolica resta immortale. Ecco, seppure in condizioni forse meno sfavorevoli, la capacità di capire il contesto, il coraggio, la visione e l’assunzione di responsabilità personale di Giuseppe Conte, riguardo al collegio vacante di Roma 1, sono sembrate diverse.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.