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Certo che Travaglio era Travaglio, ma non volgare come oggi

Andrea Marcenaro

Nessuno nega che sia il risultato della sinistra più di destra mai esistita, ma adesso si esagera. Meno male che ha il conforto intellettuale di Gad

Non era così, all’inizio non era così. Stava anima e corpo con Mani pulite, questo sì, ma quanti erano a starci? Godeva come una bestia, pubblicamente, se mettevano gli schiavettoni a qualcuno come si faceva ai tempi dei briganti, anche questo è vero. D’altronde, che facevano gli Agnelli e quindi i Mieli? O i Feltri senior? A parte, intendiamoci, godere nel chiuso di un parco? Certo che Travaglio era Travaglio, ma non volgare come oggi. Quante se ne potrebbero aggiungere? Che fu figlio di Repubblica e dell’Unità, quest’ultima così rimpianta. Se non dei Michele Serra. O dei Santoro e dei Mentana, quantunque sia una vita che Superchicco finge di toccarla piano. Oppure degli Augias, i quali, immersi nella cultura come sempre furono, ritorto il ricciolo e insinuate un paio di porcate su Falcone, si trovarono tutta la vita alla mezz’altezza della cloaca. Nessuno nega, cioè, che Travaglio sia il risultato della sinistra più di destra mai esistita. Non esattamente come adesso, però. Quando culo volle che ottenesse il conforto intellettuale dei Gad.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.