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Il magistrato nun tene 'o core

Andrea Marcenaro

Emilio Fede è stato svegliato alle tre del mattino dalla polizia, per controllare i documenti degli arresti domiciliari. Il giornalista, novantenne e paralizzato, era a Napoli per i funerali della moglie. Ma chi ha dato l'ordine?

Concediamo pure che la giustizia, questa volta, c’entri e non c’entri. Non ho nessuna curiosità di sapere il nome del magistrato di Napoli che ha ordinato alla polizia di fare irruzione  alle tre del mattino nella camera d’albergo del dormiente, e paralizzato, e novantenne Emilio Fede, arrivato nel pomeriggio da Milano con tutti i permessi in ordine per assistere ai funerali della moglie. Se non è stato uno, sarà stato un altro, non è che i nomi manchino. Né a Napoli, né altrove. Resto invece curioso di sapere, da cardiopatico trapiantato, dove simili magistrati che immagino meticolosi,  quindi impegnatissimi, riescano anche a trovare il tempo per scovare chirurghi tanto abili da sapergli sostituire il cuore con un vaso da notte.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.