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Si impuntano ora, dopo essersele bevute tutte

Andrea Marcenaro

A sinistra hanno creduto praticamente a tutto quello che gli raccontavano. Adesso si vendicano rifiutandosi di ammettere la spiegazione più semplice: che quella notte fosse veramente la nipote di Mubarak!

Gli hanno fatto credere che invadere l’Ungheria fosse il massimo del progresso, lo stesso la Cecoslovacchia e per un pelo la Polonia, che la televisione a colori rappresentasse l’apice della corruzione morale, che non s’interrompe un’emozione, che i Pasolini via, vanno espulsi, che il salario è una variabile indipendente e la scala mobile una mano santa; che si è buoni castristi stando con Kennedy, che Arafat era molto meglio di Golda Meir, che la Germania est risultava più democratica del Canada, che Antonio Di Pietro era il nuovo Gobetti, Gesù Cristo un apostolo minore del Mago Otelma e Conte ovviamente  l’erede di Gramsci. Tutto hanno mandato giù, purtroppo, mostrandosi nel corso dei decenni tra i più beoni della galassia. Questo spiega forse perché, messi di fronte a una palmare evidenza e alla più naturale delle spiegazioni, che cioè il signor Mubarak avesse un fiore di nipotina innamorata dell’Italia, s’impuntino ora come muli su quella ciofeca di processo.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.