ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

Andrea's Version

Sedicenni alle urne

Andrea Marcenaro

La proposta rilanciata dal nuovo leader Dem ha una sua logica: fatti gli elettori, poi si faranno i cittadini

I ragazzi italiani ultimi al mondo in tutto, dal latino alla matematica; i nostri giovani con un’unica aspirazione: il dottorato in Bamboccionismo; che non leggono mai nulla; che sconoscono l’abicì; imparagonabili con la ricchezza di saperi e di valori tipica dei loro coetanei di venti, trenta, ma meglio ancora di cinquant’anni prima. E che diritti molti ma doveri niente, e reddito garantito sì ma lavoro no, e discoteche e cotillon a schiovere, mentre educazione civica sotto lo zero . Che sono (quasi) tutte balle. E lo sappiamo. Tutto un gran cesto di volgarissimi (quasi) luoghi comuni. Complimenti dunque a Letta e al suo coraggio di riproporre il tema: che il diritto di voto a sedici anni poi chi lo sa, sono ancora tanto fragili. Assicurano in compenso i sondaggi che, tra i diciotto e i novanta, ammazza se si irrobustiscono.

 

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.