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Balle vaccinali

Andrea Marcenaro

La campagna di immunizzazione in Israele procede a ritmi record. Eppure, chi vuole gettare fango trova sempre il modo per farlo

Buttati lì quasi da riempitivo, in verità per mostrare come il possedere una coscienza limpida obblighi purtroppo a saperla lunga, ancora leggi che andrà pure tutto meglio con la pandemia, in Israele, e però. Però che in Israele c’è l’obbligo di vaccinarsi. Che non è vero. Però che in Israele si discriminano i cittadini vaccinati o da vaccinare su base etnica o religiosa. Che non è vero. Però che Israele non vaccina la popolazione sotto l’Autorità Palestinese in Cisgiordania. Che è vero: e non lo fa perché l’Autorità Palestinese rivendica l’autonomia, anche sanitaria, con cui vieta di farlo. E comunque che Israele non vaccina nemmeno i palestinesi che lavorano sul suo territorio. Che di nuovo è falso. Sono proprio balle. Tutte. Dovresti dispiacertene. Invece no. Rimane a rallegrarti, peraltro in questi tempi cupi, la conferma di come sia rimasta a ciascuno la libertà di fare lo stronzo nel modo che predilige.

 

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.