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La Leopolda d'Arabia

Andrea Marcenaro

Matteo Renzi è passato per la controversa Riad, portandosi dietro tutto il suo bagaglio politico. Tranne quel convegno a prova di lapidazione

L’Arabia Saudita lascia passare i voli di El Al sul proprio spazio aereo. L’Arabia Saudita cerca la pace con Israele. L’Arabia Saudita non è più da qualche tempo quella dei Bin Laden e da ancor più tempo non è quella dell’11 settembre. L’Arabia Saudita è partner dell’intera Europa. Da regime? Da regime. Ma partner.

 

L’Arabia Saudita ascolta con attenzione i contributi progressisti di Matteo Renzi perché sta imparando, speriamo, a coltivare qualche interesse per quei contributi. L’Arabia Saudita, alleata strategica di Barack Obama, resterà, passando per Trump, l’alleata strategica anche del compagno Joe Biden. Kashoggi o non Kashoggi. Eccetera. L’Arabia Saudita è l’Arabia Saudita. Matteo Renzi è Matteo Renzi. Sarà pure un egotico. Ricattatore. Un sadico narciso. Ha avuto comunque la premura, la cortesia, la cura e il riguardo di non portarsi a Riad quella sua Leopolda, già matura e un po’ discinta. Poteva pure portarla. Quanto l’hanno frustata gli integralisti di qua, quelli di là se lo sognano.

 

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.