(foto LaPresse)

L'Anm e la sagra della trasparenza

Andrea Marcenaro

Tutti quelli tirati in ballo da Palamara si giustificano e amareggiano, uno dopo l’altro, l’altro dopo l’uno, senza alcuna eccezione

Sono amministratori di giustizia, nessun dubbio che abbiano detto la verità. E che il loro collega Luca Palamara li abbia additati, coinvolti e denigrati soltanto per disperazione. Il magistrato Eugenio Albamonte: “Da presidente dell’Anm denunciai fin dal 2017 la degenerazione del correntismo e l’invadenza dei gruppi”. La magistrata Donatella Ferranti: “Sono amareggiata, a cena, io? Lo sanno tutti che io ceno a casa”. Il magistrato Giuseppe Amato. “Nessun accordo. Io venni eletto senza accordi di alcun tipo”. E così via, uno dopo l’altro, l’altro dopo l’uno, senza alcuna eccezione. E alla fine per riassumere, com’era giusto, l’Associazione nazionale magistrati: “Da Palamara soltanto falsità”. Sicuramente è così. E a rispondergli è stata infatti, dall’altra parte, una vera e propria festa della trasparenza. Un concerto della trasparenza, una sagra. Assistendo alla quale, pare, la moglie di Cesare avrebbe poi scelto di andare a battere.

  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.