Luigi Di Maio (Foto LaPresse)

Alitalia, l'ennesima fleboclisi di soldi pubblici

Andrea Marcenaro

Il governo vara il settecentoquarantatreesimo provvedimento ad hoc per Alitalia. Per Di Maio non ci sono problemi: "Bisogna utilizzare il prestito ponte”. Giusto. Almeno si sa che crolla

Si scorge una stringente logica nell’atteggiamento del governo che ha varato il settecentoquarantatreesimo provvedimento ad hoc per Alitalia, il cui fallimento numero ottomilaquattrocentodue sta per palesarsi con l’ennesima fleboclisi di soldi pubblici. E il più stringente, perfino nella scelta oculata delle parole, non poteva che rivelarsi Di Maio, il ministro che naviga alle prese con la società che vola e tutto fiero ha scandito: “Nessun problema, bisogna utilizzare il prestito ponte”. Giusto. Almeno si sa che crolla.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.