Giancarlo Giorgetti (foto LaPresse)

Solidarietà a tutti, soprattutto a Giorgetti

Andrea Marcenaro

Renzi, Salvini, Bernini, Casellati, Mattarella. Tutti sono degni di essere compresi in questo particolare per la Repubblica italiana

Solidarietà alla Repubblica italiana, e speriamo che alla fine se la cava. Solidarietà a Conte, che non la merita però ha mostrato la pochette. Solidarietà a Mattarella, uno dei democristiani più incapaci, assurto alla massima carica in un periodo nel quale si sarebbero trovati in difficoltà anche i più capaci. Solidarietà a Renzi, arrogantello ma sfigato, che apparve all’evidenza il più bravo esattamente nel momento in cui Pigi Battista e Ernesto Galli della Loggia, lasciamo perdere Mentana, s’erano presi la scuffia tipica degli ottimati per i nuovi leader promettenti spuntati al grido di vaffanculo. Solidarietà alla Bonino, che la merita come sempre. Solidarietà alla Casellati, la quale non sa mai un cazzo ma evitiamo di definirla meglio per rispetto all’istituzione. Solidarietà alla Bernini, perché anche brava sarà, ma temo sia la prima a soffrire delle sue proprie mise. Solidarietà a Salvini, abituato fino a ieri al pompino di quegli stessi giornalisti che già lo deridono. Ma solidarietà, soprattutto, al leghista Giorgetti che sarà pure sovranista, e pure populista, e magari razzista, ma avere come capo quel gorilla tutto minchia manco quelli dell’Espresso sotto Damilano.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.