Nicola Zingaretti (foto LaPresse)

Una visione all'orizzonte

Andrea Marcenaro

Passeranno presto, queste due settimane. E lui sta arrivando

Bonafede non sa di cosa parla, le manette di Giarrusso, Freccero lasciamolo perdere, Tav che non si fa, piattaforme Rousseau, le Diciotti, le ronde di CasaPound, inchieste tipo Consip, recessione, decrescita, cazzate in libertà, i selfie, Costituzione spalmata di Nutella, giacconi, minchioni a gogò, Roma come la Cloaca maxima, la Raggi, le buche, l’oro della Banca, pardon, della Patria, quasi guerra con la Francia, gilet gialli tutti, gilet gialli molti, gilet gialli un po’, razzismi sul menu, Soros, antisemitismo a barili, redditi di cittadinanza alla cazzo di cane, commerci chiusi di domenica, nostalgia del cabaret coi cannoli, produzione in discesa, magistratura intoccabile, cronisti ruffiani, pensatori alla Della Loggia, no vax, no triv, no cìp, no ciòp, ed è vero, accidenti, è tutto vero. Ma passeranno presto, queste due settimane. E lui sta arrivando. Non scorgete laggiù uno Zingaretti sul ciuccio?

Di più su questi argomenti:
  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.