Per fortuna c'è Pigi Battista a ricordarci che Renzi è insopportabile

Andrea Marcenaro

Il giornalista ha scritto un J’accuse tanto vibrante quanto sereno. E’ il settimo in quest’anno, o forse il tredicesimo, con cui ci avverte del grave pericolo

Ci mancherebbe anche questa. Ci mancherebbe pure che nel mare di straripante conformismo radical chic, dove è tutto un ripetere che l’Italia è sull’orlo del baratro, che il governo gialloverde è un disastro, che i Salvini e i Di Maio ci stanno espellendo dall’Europa, che la storia dei vaccini è una vergogna, che Genova rischia di restare senza ponte per anni grazie all’incompetenza degli addetti alle decisioni, che la produzione industriale cala, che l’Ilva esiste ancora a dispetto del ministro responsabile, che la chiusura dei commerci la domenica, e che niente Tap, e niente Tav, e che niente Olimpiadi, e che, e che, e che… ci mancherebbe pure, si diceva, che non esistesse un intellettuale di peso capace di spazzar via una così spessa cortina fumogena per indicare nettamente al paese il pericolo vero che invece sta correndo: badate, che Matteo Renzi è veramente insopportabile. Fortuna ha voluto che Pierluigi Battista abbia colmato ieri questo vuoto con un j’accuse tanto vibrante quanto sereno. E’ il settimo in quest’anno, o forse il tredicesimo, con cui ci avverte del grave pericolo, si sarà fatto un nodo al fazzoletto. Finché non gli si scioglie, siamo a posto.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.