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Riflessioni sui nostri avversari

Andrea Marcenaro

Ora si rischia. E non si possono non riconsiderare le proprie comode posizioni, quando si rischia

Perfino una cazzatiella come questa rubrichetta, votata alle scemenze, avverte il dovere di una qualche serietà, quando il contesto è diventato tale da mettere in dubbio l’unità sostanziale della nazione. Ora si rischia. E non si possono non riconsiderare le proprie comode posizioni, quando si rischia. Abbiamo quindi riflettuto, sui nostri avversari. Abbiamo cercato di vedere sotto una luce diversa dal solito chi non la pensa come noi. Abbiamo ripensato alla facilità con cui, anche qui, sono stati espressi giudizi indispettiti a proposito di chi ha scelto di votare diversamente da come avremmo desiderato. E di quel popolo che andrebbe rispettato sempre, ciò che non sempre è stato fatto. Abbiamo guardato con fatica, ma con spirito nuovo, i concittadini nostri che liberamente scelsero la Lega o i Cinque stelle. E vogliamo, per questo, dividere con voi i primi frutti del nostro lungo, ma sincero, ragionare su di essi: sono delle vere merde.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.