Sergio Mattarella (foto LaPresse)

Quanto è sensibile Mattarella

Andrea Marcenaro

I contraenti chiedono tre giorni per esprimere il premier? Lui glie li dà. Ne domandano altri sei? Gliene concede dodici.Perché lui è fatto così. E' educato

Se i due contraenti del contratto per la Nazione devono ancora discutere, che fa il presidente Mattarella, non li lascia discutere? Ci mancherebbe pure. Come ha certificato Paolo Mieli, uomo navigato e di cultura il quale al potere, in qualsiasi forma il potere si presenti, non riesce mai a risparmiarne una (d’altronde, che volete farci, Paolino è ribelle per carattere), il presidente Mattarella è un fenomeno: pilastro della Costituzione più bella del mondo e lenza politica nel contempo. Che sa darci di tacco senza mostrare di offenderla. I contraenti chiedono tre giorni per esprimere il premier? Lui glie li dà. Ne domandano altri sei? Gliene concede dodici. Non è insensibile, Mattarella. E’ educato. Sa benissimo che i contraenti lavorano pure al contratto, che come dice il nome è da contrarre. Prima l’incaricato a governare, stabilivano la logica e la legge. E incaricare toccherebbe a Mattarella. Non si può avere tutto. Gli presentano una busta col nome? Prende quella. Due buste con due nomi? Ricorre a Einaudi. Se la terza è a sorpresa, che fa? Dice di no? Che magari c’è dentro il nome più sfizioso? Bon. Facesi, fassi, o come cazzo direbbe uno dei contraenti, o forse due, facessesi presente comunque la seguente: nella suddetta merda ci troviamo perché Mattarella, certo che sì, ma quello stronzo di Amato non andava bene.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.