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Restare umani soprattutto con gli avversari

Andrea Marcenaro

Una briciola di comprensione anche per Luigi Di Maio 

Restare umani soprattutto con gli avversari. Pensare pure tutto il peggio su Di Maio. Polemizzare certo con chi ne spara a iosa per volgare convenienza. Colpirne quanto più possibile i voltafaccia, pronunciati con quel tono che quanto più suadente si propone, tanto più triviale suona alle orecchie normali. Smascherare in maniera implacabile il nulla opportunista che egli camuffa ogni giorno in maniera diversa, coperto sempre e sempre compreso, anzi, giustificato, dalle schiere di cialtroni che ci marciano. Non lasciargliene passare una. E’ giusto. Mantenere però, e mantenere comunque, quella briciola di comprensione per un poveretto che deve lavarsi dieci facce ogni mattina mentre il virtuoso compagno Veltroni, fissando lo specchio, non ve ne scorge una da trent’anni.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.