Ermal Meta e Fabrizio Moro a Sanremo 2018 (LaPresse)

Canzoni e dimissioni

Andrea Marcenaro

Cosa c'entrano Cattelan, Ermel Meta e Renzi?

Ci sarà chi già lo sa, però chi no. Per i secondi, ecco che cosa è capitato qualche giorno fa. C’è una trasmissione, si chiama “E poi c’è Cattelan”, va in onda dal lunedì al venerdì in seconda serata su Sky Uno HD. In una delle ultime, Cattelan, il conduttore brillante, scherza con Noemi, l’apprezzata cantante, sui luoghi comuni dei testi delle canzoni. Fanno un riferimento al brano vincitore di Sanremo, lo interpretava Ermel Meta. Insinuano di un testo banale. Non solo, ci ridono su. Ermel s’incazza su Twitter: “Banale il mio testo? Come vi permettete?”. Gli ermelini, che pare siano molti, s’incazzano a loro volta. Parte una sarabanda di accuse a Cattelan. Il quale, non contento di aver preso in giro un artista come Ermel, ancora ne ride nella puntata successiva. E qui la pianto, pur se lascio a voi immaginare la coda dei rancori. Ora: sa dirmi qualcuno, di fronte a un fatto talmente grave, perché il Corriere, o il senatore Zanda, o Franceschini, o Chiamparino, o l’Onu, non abbiano intimato a Renzi di dimettersi immediatamente?

  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.