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Cosa c'è di peggio delle celebrazioni del Sessantotto

Andrea Marcenaro

Marco Boato ha fatto a Sofri l’onore di mettere un paio di sue vecchie righe in testa al suo libro sul ’68: “C’è solo una cosa peggiore delle celebrazioni del Sessantotto, che detesto da tempo, ed è la denigrazione di quel periodo”

Leggo, grazie alla Piccola posta di Adriano Sofri, che Marco Boato ha fatto a Sofri stesso l’onore di mettere un paio di sue vecchie righe in testa al suo libro sul ’68: “C’è solo una cosa peggiore delle celebrazioni del Sessantotto, che detesto da tempo, ed è la denigrazione di quel periodo”. Nel mio piccolo, sono due le cose peggiori delle celebrazioni del Sessantotto, che detesto da tempo a mia volta, e sono la denigrazione di quel periodo e i suoi adoratori, specie se canuti.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.