Mattarella come Marlon Brando e Michelangelo

Andrea Marcenaro

L'emozionante discorso di fine anno del presidente della Repubblica

Avete presente quella sensazione impagabile, quel sentimento che sempre un mistero resterà da quale sublime profondità dell’essere umano sia mai potuto scaturire? Quella forza che vi nasce dentro dopo la frase felicissima di un libro, o alla vista del muscolo possente di Michelangelo teso nel suo sforzo più disperato, oppure col Marlon Brando di Fronte del porto, o ascoltando il Churchill delle lacrime e del sangue, quando credi che tutto sia possibile, e l’adrenalina sale nel tuo corpo facendoti sentire un guerriero pronto alla battaglia? Ecco. Col discorso di fine d’anno di Mattarella Sergio, giurista, siamo andati lì lì.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.