Matteo Salvini (foto LaPresse)

Matteo Salvini, l'ossessivo compulsivo a prescindere

Andrea Marcenaro

Per tutti gli essre umani sono otto i sintomi che denunciano l'insorgenza del disturbo. E poi c'è il leader della Lega, che fa eccezione

Otto sono i segnali più evidenti cui prestare attenzione per quello che viene comunemente chiamato “disturbo ossessivo compulsivo”. Lavarsi le mani fino a scorticarsele, tirare a lucido la casa di continuo, controllare in maniera esasperata che porte e finestre siano chiuse, verificare in modo via via più serrato particolari insignificanti, aver bisogno di rassicurazioni continue, coltivare pensieri violenti e indesiderati, convincendosi che abbiano significato, fare tutto in base a un numero ritenuto “buono” o “sicuro” e, punto otto, allineare maniacalmente i barattoli. Fa eccezione Salvini che è ossessivo compulsivo a prescindere.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.