foto LaPresse

Poveri arabi degli Emirati illusi

Andrea Marcenaro

Sono stati pirati, pescatori poveri, hanno sopportato il deserto, l’impero ottomano, il colonialismo inglese... Poi sono venuti in Italia

Sono stati pirati, pescatori poveri, badanti di quattro pecore, hanno sopportato il deserto, mangiato tre datteri al giorno e mezzo caprone bollito ogni trenta beduini una volta l’anno; si sono dovuti succhiare la sharia, un clima che schiantava gli scorpioni, l’impero ottomano, il colonialismo inglese, l’assenza d’acqua, l’ombra come sogno, l’analfabetismo generale, quando, finalmente, il petrolio, allora festa grande, benessere, grattacieli, un wiskino di nascosto, e si sono fatti Etihad, un gioiello volante, sono venuti in Italia, in Alitalia, adesso ci allarghiamo, hanno pensato, poveri arabi degli Emirati illusi, capaci perfino di schivare Bin Laden senza sapere che c’era, ad aspettarli qui, la geometrica potenza di Bernocchi, Di Maio e Cremaschi.

  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.