Luigi Di Maio (foto LaPresse)

Le spiegazioni di Di Maio

Andrea Marcenaro
Volendo campare, questo almeno dovete sapere. Quando una signora come la dottoressa Ilaria Capua sente molto dolore, e non si spiega il perché, c’è sempre un onorevole Di Maio, cresciuto alla semiscuola dei Rodotà-tà-tà, che la spiega così: mi  spiace per il dolore, ma è in punta di diritto.

Volendo campare, questo almeno dovete sapere. Quando una signora come la dottoressa Ilaria Capua sente molto dolore, e non si spiega il perché, c’è sempre un onorevole Di Maio, cresciuto alla semiscuola dei Rodotà-tà-tà, che la spiega così: mi  spiace per il dolore, ma è in punta di diritto. Quando poi quel trentenne volenteroso, si tratta ovviamente del solito Di Maio, spara cazzate su Israele nel nome di Hamas, la spiega in questo modo: mi spiace per il dolore, ma è in punta di sostanza.

 

Se Di Maio difende la magistratura così com’è, o le forche al 95 per cento, o Travaglio al 99, o la demagogia più elementare al 100, o i fenomeni alla Casaleggio al 101, o il reddito di cittadinanza come viene viene, o l’Italicum, ma lo vediamo dopo, o la qualsiasi, tanto è lo stesso, potreste allora sostenere, voi, che il giovanotto è un monumento all’imbecillità. No, spiega un Battista non tanto giovanotto, è la fine del Novecento.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.