Guerra tra magistratura e governo

Andrea Marcenaro
Oh, riassumendo: c’è una procura che non si capisce bene quali accuse muova ai ministri che ostentatamente interroga, ma li interroga alla vigilia di un referendum, poche balle, contro il governo.

Oh, riassumendo: c’è una procura che non si capisce bene quali accuse muova ai ministri che ostentatamente interroga, ma li interroga alla vigilia di un referendum, poche balle, contro il governo; c’è il capo della magistratura associata di un’altra regione che dichiara guerra al governo sul referendum costituzionale di ottobre, e lo fa piatto-piatto da un giornale; c’è Magistratura Democratica che sta facendo incetta di elmetti per la guerra ufficialmente dichiarata al referendum di cui sopra e con l’identico scopo, poche balle, di far cadere il governo; c’è il corpo grosso dei magistrati italiani che sceglie come proprio condottiero il dottor Davigo, uno che al governo fa la macumba quando si alza e prima di andare a letto; lasciando stare che un ex magistrato guidi contro il governo la plebe di Napoli, mentre un altro ex magistrato, da Bari, spinge le belle anime dei No Triv sempre contro il governo. E sono tutti fatti, questi. Epperò, epperò. Fortuna però che c’è un giornale, e che si chiama il Fatto, tra l’altro nemmeno l’Opinione, proprio il Fatto, il quale ieri ha informato i suoi lettori: “Il governo dichiara guerra alla magistratura”.

  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.