Un viaggio da Caravaggio e Rubens ai giorni nostri

Luca Fiore

Alla Fondazione Prada la mostra “Sanguine. Luc Tuymans on Baroque”

C’è più “sanguine” che “baroque” in questo viaggio nel tempo che connette il secolo di Caravaggio e Rubens al nostro. La visita varrebbe anche solo per vedere il “Fanciullo morso da un ramarro” di Caravaggio di fronte alla sconvolgente “Fucking Hell” di Jack & Dinos Chapman, per capire che il morso del ramarro, nel Novecento, ha assunto – nella testa di tanti artisti – una dimensione cosmica senza redenzione. C’è poi la sorpresa, l’unica davvero in senso barocco, dell’apparizione dei cavalli di Berlinde De Bruyckere, alla quale, ci auguriamo, l’Italia dedichi presto l’importante retrospettiva che si merita.

Milano, Fondazione Prada. “Sanguine. Luc Tuymans on Baroque”. Fino al 25 febbraio

info: fondazioneprada.org

 

 

 


 

Il fotografo Mathieu Pernot, classe 1970, racconta la storia e il significato dei “grands ensembles”, i grandi edifici di edilizia popolare realizzati in Francia tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Un mix tra indagine documentaria e lettura poetica, dove le immagini delle demolizioni convivono con la riproposizione delle cartoline che ne celebravano la modernità. Pernot ingrandisce anche particolari delle cartoline in cui compaiono “i testimoni”, che poi sono le persone che quegli edifici li hanno abitati. Un lavoro sul crollo di certi sogni. O il crollo dei sogni tout court.

Milano, Institut français. “Mathieu Pernot. Deconstruction”. Fino al 24 novembre

info: institutfrancais.it

  

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