Courbet a Ferrara e Magritte a Lugano

Luca Fiore

Due mostre da non perdere nel weekend

Di Gustav Courbet godetevi, soprattutto, i bianchi esplosivi della neve e della schiuma del mare. C’è un candore e una freschezza in quelle pennellate, che ricordano il profumo del latte appena munto. C’è una tempesta perenne delle vedute del pittore di Ornans e le sue volpi, i suoi cervi, i suoi cavalli sono un fascio di muscoli e tendini pronti a scattare, lasciando impronte annusate da musi di segugi. Courbet è un pittore-cacciatore: si apposta e attende che la natura prenda il sopravvento, lasciando che il sublime scardini pensieri e progetti borghesi. Provate a chiudere gli occhi. Sentirete, forse, le note di Brahms.

Ferrara, Palazzo dei Diamanti. “Courbet e la natura”. Fino al 6 gennaio

info: palazzodiamanti.it

 

 

 


 

“Tutti questi discorsi che vengono ora alla luce mi portano a credere che la nostra felicità dipenda anche da un enigma legato all’uomo e che il nostro unico dovere sia quello di provare a conoscerlo”. Così si conclude la conferenza di René Magritte, tenuta ad Anversa nel 1938, che dà al titolo alla mostra. Il percorso di Lugano ricostruisce, appunto, “la linea della vita” dell’artista belga: dalle sperimentazioni degli anni Venti al tramonto dei Sessanta, passando per la conversione sulla via di De Chirico. I fedeli di stretta osservanza magrittiana saranno accontentati. Per gli altri sarà una ottima occasione per comprarsi un bel poster.

Lugano, MASI. “Magritte. La ligne de vie”. Fino al 6 gennaio

info: masilugano.ch

 

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