Il Sessantotto di Guttuso e le sculture di Barry X Ball

Luca Fiore

Due mostre da visitare nel weekend

Speriamo che questo uso di Guttuso per celebrare il ’68 non si trasformi nel suo secondo funerale. Trattare così il pittore di corte del Pci è spingerlo in un angolo. Guardate i “Funerali di Togliatti”: la gloria di quel letto di fiori avrebbe commosso anche Stalin. Altro che bandiere rosse. Ma è di fronte al ritratto di Mario Schifano che si capisce davvero la grandezza di Guttuso: in quel ragazzo triste, dal volto marziano, è capace di vedere l’afflato eversivo di chi, in qualche modo, è tormentato dall’inno dei pittori realisti da Giotto in poi: “Il cielo è sempre più blu…”.

Torino, Galleria d’Arte Moderna. “Renato Guttuso. L'arte rivoluzionaria nel cinquantenario del ’68”. Fino al 24 giugno

info: gamtorino.it

 


 

Barry X Ball scolpisce la pietra con la punta di diamante di una macchina che rielabora scansioni 3D. In contemporanea all’importante mostra a Villa Panza espone una copia a grandezza naturale della Pietà Rondanini, nello storico allestimento BBPR al Museo del Castello Sforzesco. L’immagine è speculare rispetto all’originale. Il volto di Cristo è sostituito con quello di Michelangelo. E, come per miracolo, l’onice bianca traslucida assorbe la luce e si accende, ridonando vita al corpo che sorregge il peso della madre. L’operazione è complessa. Folle. Poetica.

Varese, Villa Panza. Milano, Castello Sforzesco. “Barry X Ball. The End Of History”. Fino al 9 dicembre

info: fondoambiente.it/villapanza‎

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