Fabio Caressa (foto LaPresse)

Più che un algoritmo un rompicapo

Mahatma

Fabio Caressa e l'imbarazzo di Bergomi

“Se tu non incassi gol, mediamente prendi 2,50 punti. Se ne incassi uno, prendi 1,50 punti. A prescindere da come finisce la partita”.


(Fabio Caressa tenta di rispiegare l’algoritmo Sky, nel silenzio imbarazzato della spalla Bergomi)

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  • E' nato al nord (non serve dire dove né quando, anche perché sono informazioni buone per necrologi e che poco interessano il lettore più o meno interessato). Si considera maturo quanto a età, meno a dotazione intellettuale. Non se ne cruccia, sapendo che la capacità d'elaborazione mentale in codesto mondo non deve essere per forza alta (d'altronde Hegel e Kafka non sono più bestseller da qualche decennio). Segue lo sport in generale a eccezione delle bocce, del sumo e del golf, che considera una delle più grandi sciagure capitate all'umanità, quasi quanto lo sport trasmesso sulle reti Rai. (ne parla sovente su questo giornale) Appassionato di cucina televisiva, ama le pentole che si vedono a MasterChef (delle cui puntate cura periodicamente le recensioni sempre su questo giornale) e soprattutto la relativa dispensa. Ricorda con rimpianto la tv del cane di Paolo Limiti, Floradora.