Terza multa in sette giorni per Facebook: ha mentito alla Commissione

Redazione

Il social network ha fornito informazioni inesatte nel corso dell'inchiesta dell'antitrust europeo sull'acquisizione di WhatsApp

La Commissione europea ha multato Facebook e lo ha condannato a pagare 110 milioni di euro per avere fornito informazioni inesatte e scorrette nel corso dell'inchiesta dell'antitrust europeo sull'acquisizione da oltre 21 miliardi di dollari di WhatsApp, conclusa nel 2014. E' la terza volta in appena una settimana che il social network subisce una sanzione, dopo quelle imposte dall'Italia e dalla Francia per le reiterate violazioni della privacy da parte di Facebook.

 

"La revisione efficace e tempestiva delle fusioni dipende dall'accuratezza delle informazioni fornite dalle compagnie coinvolte", aveva detto Margrethe Vestager, commissario Ue per la Concorrenza quando lo scorso dicembre ha annunciato l'avvio delle indagini. "Le compagnie devono prendere sul serio il loro doveri", aveva aggiunto.

 

Facebook è stato ritenuto colpevole di avere dichiarato il falso quando interpellato dall'autorità europea, asserendo che fosse impossibile associare tra loro in modo automatico le informazioni sugli utenti acquisite da Facebook e WhatsApp. La scorsa estate, WhatsApp aveva annunciato di aver cominciato a condividere i dati dei suoi utenti con Facebook, ammettendo che informazioni come i numeri di telefono e le informazioni sui dispositivi sarebbero state usate per inviare annunci pubblicitari dedicati.

 

Da novembre Facebook ha interrotto la raccolta dei dati degli utenti europei per scopi commerciali, ma Francia, Belgio, Spagna, Olanda e Germania hanno accusato il social network di continuare a tracciare l'attività degli utenti su internet senza avvisare i propri clienti.

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