Il lato oscuro di Gentiloni, le “ruspeh” di Salvini, l'#onestah del sindaco di Pomezia: la satira è un videogioco

Enrico Cicchetti

Dalle fanzine di una volta l’umorismo più caustico è ormai sbarcato sulle pagine Facebook e in geniali parodie dei videogame classici

Vince il No al referendum costituzionale, Renzi decide di “rispettare il responso popolare” e si getta dal balcone. L’Italia ha bisogno di un nuovo eroe. Inizia così il primo fumetto su Paolo Gentiloni, “Not so gentle”, una pagina Facebook che a mo’ di fotoromanzo, con montaggi e immagini modificate, racconta la politica italiana come una lotta fra supereroi. La pagina satirica ha aperto il 19 marzo e con il primo capitolo della saga del premier “non così gentile” ha già raccolto parecchie condivisioni. Nel prossimo episodio lo scontro con la temibile sindaca di Roma: Virginia's rage.

 

Se prima c’erano fanzine e riviste, oggi la satira colpisce su Facebook e non si contano le pagine umoristiche nate sulla scia dell’ormai mitico TheOnion o dell’italiano Lercio, un raccoglitore di esilaranti fake-news che spopolano sui social network: “'Vorrei la pace nel mondo': squalificata concorrente di Miss Corea del Nord”.

Ma c’è anche una categoria a sé, che ciclicamente ritorna: quella dei videogame sbeffeggianti. Tra gennaio e febbraio, ad esempio, è comparso online Gta Pomezia: Gta, prodotto da Rockstar Games, era un must dei videogiochi anni Novanta che col tempo ha conquistato il mercato, ambientato nelle periferie violente degli Stati Uniti. La versione all’amatriciana vede per protagonista Fabio Fucci, il sindaco grillino della cittadina laziale. Un avatar con il suo volto e la fascia tricolore zampetta alla SuperMario e ripulisce i muri della città imbrattati dai vandali lanciando hashtag come #pomeziabella, #onestà, #cantiere. Dietro il mini-game c’è una pagina Facebook per canzonare il sindaco a 5 stelle.

“Soltanto la tua intrepida RUSPAH e il tuo populismo possono salvarti dai tuoi nemici giurati: Renzie, Peppe Gryllo, Half Ano, Sgarbie”. Così i suoi produttori presentano "Call of Salveenee", un videogioco di ultima generazione ambientato nel trash della politica italiana. “Se ti interessa il comportamento dei quarantenni inneggianti al DVCE su Facebook e il peggio di questo decennio storico, allora è il gioco che fa per te”, è il lancio del programma, che costa una decina di euro ed è scaricabile online.

Per chi preferisce la politica estera non c’è che l’imbarazzo della scelta. Ultimissimi titoli sono “Trump on Top” e “Fiscal Kombat”. Il primo è una battaglia all’ultimo sangue tra candidati alle presidenziali americane, nell’altro il candidato dell’estrema sinistra francese Jean-Luc Mélenchon deve afferrare i capitalisti di passaggio e scrollargli di tasca il denaro che andrà a finire nelle casse di Francia. Secondo il Monde, Fiscal Kombat è stato sviluppato nelle chat room di France Insoumise, il partito di Mélenchon. E il numero di visitatori ha raggiunto i 10.000 in una settimana.

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