L'eterno ritorno di Ballardini e l'eredità di Galeone. La domenica nel pallone

Leo Lombardi

Al Genoa ritorna in panchina un'allenatore che conosce bene l'ambiente e sa come si esce da situazioni disperate. Tra Samp e Juve è sfida tra gli allievi prediletti del tecnico napoletano

CROTONE-GENOA

(ore 12.30, arbitro Tagliavento di Terni)

 

Genoa in caduta verticale. Preziosi, come sovente gli capita, batte le vie che meglio conosce: licenziamento e scelta dell’usato sicuro. Per la terza volta torna in panchina Ballardini, due salvezze in rossoblù dopo aver preso il posto di Gasperini (2010) e Delneri (2013). Buon lavoro!

BENEVENTO-SASSUOLO

(ore 15, arbitro Mazzoleni di Bergamo)

 

Come immaginato, a Torino è arrivata la sconfitta numero dodici in campionato per un Benevento mai così dentro la storia (negativa) del calcio. In casa Juventus c’è stato qualche segnale di risveglio, il Sassuolo è oggi l’avversario giusto per assecondarlo.

SAMPDORIA-JUVENTUS

(ore 15, arbitro Guida di Torre Annunziata)

 

Giampaolo e Allegri, due allenatori cresciuti a Pescara con Giovanni Galeone. Si conoscono, si frequentano, si stimano. Giampaolo avrebbe potuto arrivare molto prima di Allegri alla Juventus, non se ne fece nulla per la confusione che regnava nell’epoca precedente l’avvento dirigenziale di Giuseppe Marotta, strappato proprio alla Sampdoria per portare ordine e tornare a collezionare scudetti. Oggi i blucerchiati viaggiano che è un piacere, in casa hanno sempre vinto: per questo il pomeriggio juventino sarà ancora più interessante.

SPAL-FIORENTINA

(ore 15, arbitro Calvarese di Teramo)

 

Leonardo Semplici è di Firenze e a Firenze ha fatto il salto di qualità come allenatore, chiamato dai Dilettanti alla Primavera da Pantaleo Corvino. Il direttore sportivo viola era rimasto colpito nelle amichevole estive, in cui le squadre di Semplici facevano sempre dannare i suoi. Dopo tre anni il tecnico è andato alla Spal, riportata in serie A con due promozioni consecutive. Questo primo incrocio non lo lascerà indifferente.

TORINO-CHIEVO

(ore 15, arbitro Banti di Livorno)

 

Mihajlovic era dato alla porta di uscita da tutti, tranne che da Urbano Cairo. Ancora una volta - come gli capita nella carta stampata - ha avuto ragione l’imprenditore. Il Torino è tornato convincente soprattutto nel pareggio in trasferta con l’Inter. Manca soltanto il recupero di Belotti per completare l’opera. Occhio al Chievo, avversario tosto.

UDINESE-CAGLIARI

(ore 15, arbitro Manganiello di Pinerolo)

 

Dalla Lega (fu Nord) invocano meno stranieri nelle squadre per risolvere il problema della nazionale. Guardino nelle loro terre, l’Udinese è annunciata con undici-stranieri-undici in campo. Non importa da dove venga un giocatore, conta la qualità. Un tempo l’Udinese ingaggiava Zico, oggi si accontenta di De Paul.

INTER-ATALANTA

(ore 20,45, arbitro Fabbri di Ravenna)

 

La passata stagione l’Inter si divertì parecchio: finì 7-1, addirittura tre reti del già dimenticato Ever Banega. Alla fine, però, l’Atalanta si piazzò davanti comunque. Oggi la squadra di Gasperini fatica a sostenere il ritmo del doppio impegno coppa-campionato, ma il ricordo di quel match sarà uno stimolo in più.

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