Italia, è finita. Azzurri fuori dal Mondiale

Nicola Imberti

La nazionale di Ventura non va oltre lo 0-0 contro una modesta Svezia che, grazie al risultato dell'andata, si qualifica per Russia 2018

La retorica della grande impresa c'era tutta. Il pubblico di San Siro “dodicesimo uomo in campo”, l'inno di Mameli cantato a squarciagola, Leonardo Bonucci, maschera da Batman per difendere il naso rotto all'andata, che dopo aver preso una botta al ginocchio, mentre Gianluigi Buffon continuava a chiedergli “ce la fai?”, stringeva i denti e faceva di tutto per non uscire, per non abbandonare i compagni. Lo stesso Bonucci che, al 60', prendeva la maschera e la lanciava, incurante del naso rotto.

 

Eppure era proprio in quel momento che la grande impresa, sperata, fortemente voluta, persino sfiorata, appariva, tutto d'un tratto, irraggiungibile. Perché era il 60'. Che tradotto voleva dire che l'Italia di Gian Piero Ventura, compresi i 90 minuti dell'andata, non segnava da 150 minuti. Più di una partita e mezza senza riuscire a segnare un gol alla Svezia. Che non è la Germania campione del Mondo, né la Spagna, né l'Inghilterra, né la Francia, il Portogallo di Cristiano Ronaldo. E potremmo continuare, uscendo dai confini europei, con il Brasile, l'Argentina o una squadra africana a caso (che si sa che gli africani sono sempre la “sorpresa” dei Mondiali).

 

Gli svedesi hanno dimostrato di essere una squadra ordinata, che ha avuto la fortuna di segnare con un autogol all'andata e che ci ha picchiato come meglio ha potuto perché era l'unica cosa che poteva fare. Non si sono inventati niente. Non dovevano inventarsi niente. Il problema non è stato l'arbitro dell'andata, né quello del ritorno (che per par condicio non ha assegnato due rigori alla Svezia e un paio anche all'Italia). Non sono stati i pali né le parate del numero uno gialloblu. Il problema è stata l'Italia, incapace di segnare ad una squadra tutto sommato mediocre.

 

È finita 0-0. Stavolta la Svezia ci ha eliminato senza dover fare “biscotti”. Non andremo ai Mondiali di Russia 2018. Non accadeva dal 1958. Da domani partirà la caccia al colpevole, anche se Ventura sembra non avere rivali. Con Conte sarebbe stato diverso? Con Ancelotti? Forse. Di certo con una nazionale che non riesce a segnare un gol alla Svezia in 180 minuti è difficile pensare che la campagna di Russia sarebbe stata più felice di questi tristi spareggi.