Montella sfida il suo passato, con l'ombra di Ancelotti

Leo Lombardi

Si giocano Milan-Roma e Atalanta-Juventus. Ecco cosa offre la settima giornata di serie A

NAPOLI-CAGLIARI

(domenica ore 12.30, arbitro Abisso di Palermo)

Sei vittorie su sei e 22 reti all'attivo. Il Napoli tiene il passo della Juventus in Italia per successi mentre, in Europa, nessuno tiene il passo azzurro per gol: non ci sono squadre in grado di segnare con tale frequenza, nemmeno nella più allegra Spagna. Sarri trova sempre un motivo per lamentarsi (e il campo di Ferrara dove si è fatto tanto male Milik, e il gol preso dal Feyenoord...). I tifosi se ne sbattono e pregustano altro divertimento con il Cagliari.

BENEVENTO-INTER

(domenica ore 15, arbitro Doveri di Roma)

Prima il 4-0 (in casa) con il Perugia in Coppa Italia, quindi le sei sconfitte consecutive in campionato, adesso anche il ko nella partitella infrasettimanale con una squadra di serie D. Il Benevento pare palesemente inadeguato ai compiti cui è stato chiamato dalla promozione. Sarà festa per l'arrivo dell'Inter, il problema che – vista la situazione -, dovrebbe essere anche festa per l'Inter.

CHIEVO-FIORENTINA

(domenica ore 15, arbitro Giacomelli di Trieste)

Ogni estate diamo Maran in uscita dal Chievo, anche la Fiorentina avrebbe potuto essere una possibile soluzione. Il tecnico però non si schioda da Verona da quattro stagioni ed è un bene. Almeno per la società, come si vede pure quest'anno. Già sei punti di vantaggio sul terzultimo posto e prospettive di un'altra salvezza serena. Sfruttando, per esempio, i saldi viola: Tomovic, Dainelli e Gamberini.

LAZIO-SASSUOLO

(domenica ore 15, arbitro Maresca di Napoli)

Tra campionato, coppe e nazionale, Immobile si conferma irresistibile. Il gol allo Zulte Waregem è stato il numero 13 di stagione. Giocare da punta unica nella Lazio lo esalta e lo responsabilizza al tempo stesso, un'ipotesi che Ventura potrebbe prendere in considerazione per l'Italia che torna in campo la prossima settimana.

SPAL-CROTONE

(domenica ore 15, arbitro Mazzoleni di Bergamo)

Al Torino era stato messo da parte da Mihajlovic dopo aver sbagliato un'amichevole, non una partita ufficiale. Alfredo Gomis - senegalese di nascita, italiano per passaporto, fratello di altri tre portieri (Lys, Maurice e David) - se ne è fatto una ragione. E' ripartito dalla serie B a Salerno, con buone prove. Alla Spal avrebbe dovuto fare la riserva del talentuoso Meret, si è ritrovato titolare per i guai fisici del compagno. E, al momento, è uno dei più bravi della squadra.

TORINO-VERONA

(domenica ore 15, arbitro Gavillucci di Latina)

I quattro gol presi nel derby hanno riportato il Torino in una dimensione reale: pensava di giocarsela alla pari con la Juventus, ha commesso un errore di presunzione. Aggravato dal modo eccessivo in cui ha caricato la partita, forza e al tempo stesso limite di Mihajlovic. Ora il Verona, per ripartire. E dove si sta immalinconendo Cerci, vecchia gloria granata.

MILAN-ROMA

(domenica ore 18, arbitro Banti di Livorno)

Giovedì erano tutti pronti a dare la colpa all'autista del pullman, dopo il pareggio del Rijeka. Poi Cutrone ha segnato il gol vittoria e Montella non ha più dovuto individuare un capro espiatorio, come avvenuto con il suo storico preparatore atletico, licenziato per le critiche della società dopo la sconfitta con la Sampdoria. Il guaio è che Fassone e sodali potrebbero prima o poi trovare proprio nel tecnico la testa da far saltare. Un pericolo aumentato da un Ancelotti tornato sul mercato dopo il benservito del Bayern. Carletto è una ferita aperta in casa Milan, a Montella serve un cambio di passo. E la Roma non è l'alleato migliore.

ATALANTA-JUVENTUS

(domenica ore 20.45, arbitro Damato di Barletta)

Match tosto per la Juventus. Contro l'Atalanta - meglio, contro Gasperini - faticano tutti e se ne è accorto anche il Lione, il cui tecnico Genesio aveva fatto tanto lo spocchioso: Gomez (chi è?, aveva chiesto il francese alla vigilia) gli ha ricordato con chi avesse a che fare. Juventus che aspetta di ritrovare in campionato l'Higuain rivisto in coppa. La panchina ha risvegliato il pigro argentino, Allegri ha già fatto intendere di essere pronto a usare lo stesso metodo con altri bianconeri che battono un po' la fiacca.

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