L'Inter in cerca di certezze e la sfida Chiesa-Gomez. La domenica nel pallone

Leo Lombardi

I nerazzurri contro il Genoa, il Milan per confermarsi contro la Samp. Ecco cosa offre la sesta giornata della serie A

SAMPDORIA-MILAN

(domenica ore 12.30, arbitro Valeri di Roma)

Sampdoria convincente in questa prima fase, anche a Verona le è mancato poco per vincere. La solidità dei blucerchiati diventa il secondo banco di prova per il Milan, anche perché Zapata e Quagliarella sono decisamente più attendibili dei Paloschi e Borriello visti mercoledì sera. Il primo esame, ai rossoneri, non era andato benissimo, sculacciati a Roma dalla Lazio. Ma la difesa era ancora quella a quattro, con un uomo in meno è salita di tono. Vedremo, comunque.

CAGLIARI-CHIEVO

(domenica ore 15, arbitro Aureliano di Bologna)

Cagliari senza mezzi termini, finora: vince o perde. E' stato ridimensionato dall'ultima sconfitta in casa con il Sassuolo, anche sotto il profilo del gioco. Chievo cliente abitualmente ostico, non molla mai l'osso. Se me è accorto pure il Genoa nel turno infrasettimanale.

CROTONE-BENEVENTO

(domenica ore 15, arbitro Orsato di Schio)

Il giornalista sportivo collettivo parla già di ultima spiaggia, uno dei termini di cui maggiormente si abusa quando non si sa che titolo fare o che attacco scrivere. Va bene anche sfida tra disperate, come Crotone e Benevento comunque sono. Un pareggio e quattro sconfitte per il primo, cinque sconfitte per il secondo, spedito in ritiro anticipato (altro mezzo stancamente adoperato in Italia). Nicola e Baroni rischiano, è vero. Ma attenti al prossimo turno, piuttosto, è quello prima di una pausa della Nazionale: una delle circostanze maggiormente amate dai presidenti per i cambi in panchina, grazie ai giorni in più di tregua concessi dal calendario.

INTER-GENOA

(domenica ore 15, arbitro Guida di Torre Annunziata)

Le fatiche in casa del Bologna hanno instillato i primi dubbi nell'Inter, che ai più ottimisti appariva pronta per lo scudetto. Qualcuno già invoca il mercato che verrà, e siamo soltanto a settembre. I nerazzurri potranno riprendere il cammino contro il peggior Genoa visto negli ultimi quarant'anni, mai era stato così in basso dopo cinque giornate. E, a proposito di mercato, tra i rossoblù possibile nuova chance da titolare per Pellegri. In estate l'Inter era pronta a un'operazione da sessanta milioni per lui e Salcedo, altre sedicenne del Genoa. Non se ne è fatto più nulla.

VERONA-LAZIO

(domenica ore 15, arbitro Irrati di Pistoia)

Il Napoli ha passeggiato mercoledì sera sulla Lazio, ma più sulle sue rovine che sull'intera costruzione. Infortunio dopo infortunio il povero Inzaghi si è ritrovato senza difesa titolare e a Verona sarà costretto a inventarsi qualcosa. Colpa del “braccino” di Lotito: tutti lo elogiavamo, ma i risultati mascheravano i problemi di una rosa incompleta. Con i gialloblù andranno comunque bene pure le soluzioni tampone. Un solo gol, finora, e neanche su azione.

SASSUOLO-BOLOGNA

(domenica ore 15, arbitro Tagliavento di Terni)

Simone Verdi era stato da tempo inserito tra i talenti inespressi del nostro calcio: stagioni poco convincenti, parecchi infortuni e, alla fine, il Milan lo aveva lasciato libero dopo tanti prestiti qua e là. A Bologna pare aver trovato la dimensione ideale, con un allenatore che lo stima come Donadoni. Basti vedere la prestazione contro l'Inter, andata ben oltre la rete del vantaggio. A 25 anni si può entrare nella sfera della maturità.

FIORENTINA-ATALANTA

(domenica ore 20.45, arbitro Pairetto di Nichelino)

L'Atalanta è ripartita secondo lo schema abituale: bel gioco, gol e punti. Perfino Petagna è tornato a segnare. Ora tre partite di alto profilo prima della sosta, dopo Firenze arriveranno il Lione in trasferta in Europa League e la Juventus in casa. Altra atmosfera in casa viola, proprio la Juventus – mercoledì sera – ha ribadito come il cambio di prospettive non sarà semplice, per una squadra che deve ancora scoprire se stessa. Un disagio espresso numericamente dai tifosi: alla Fiorentina ci sono stati tremila abbonamenti in meno, esattamente la cifra che l'Atalanta ha scritto con il segno più nel proprio bilancio stagionale.

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