Girardengo (al centro) tra Lapize e Berbes in una riunione su pista

Meno 94 al Giro100: i diciotto giorni del primo Campionissimo, Costante Girardengo

Giovanni Battistuzzi

L'edizione del 1919 è la prima vinta dal corridore di Novi Ligure. L'Omino di Novi si aggiudicò sette tappe su dieci rimanendo primo in classifica dalla prima all'ultima tappa. Non era mai successo. 

Quando il 21 maggio del 1919 prese il via da Milano la settima edizione del Giro d’Italia di lui si parlava ancora come l’Omino di Novi. A Novi Ligure era nato e piccolo di statura com’era non gli si poteva dare altro soprannome. Diciotto giorni e dieci tappe dopo però per tutti divenne altro, il “Campionissimo”. Perché è durante quelle due settimane abbondanti che Emilio Colombo vedendo correre Costante Girardengo si accorse che quel ragazzo che prima della Grande Guerra sembrava promettere bene, e che già qualche soddisfazione se l’era presa nonostante la giovane età, si era trasformato “nel più talentuoso ciclista che il suolo italico ha mai visto pedalare”. 

 

Girardengo prese la testa della classifica a Trento, dopo la prima tappa, e non l’abbandonò sino alla fine. Primo Giro conquistato, dominato, sublimato. Sette tappe su dieci in saccoccia e un dominio in lungo e in largo, allo sprint come sul passo, che fruttò quasi 52 minuti di vantaggio su Tano Belloni, secondo. Gli altri tutti sopra l’ora. 

Luigi Ganna che si era ritirato nel 1914, ma che in gruppo ancora si faceva vedere, sentenziò: “Spettacolare, una tal supremazia in tutti i campi di una gara ciclistica mai si era vista”. E alla domanda di un giornalista del Giornale d’Italia su chi fosse più forte tra lui e Gira, Luisin rispose: “Senza dubbio Girardengo è migliore, migliore di chiunque abbia corso sinora. Ma io sono stato il primo, quindi tutti gli altri seguiranno nell’elenco”. Touché. Il Campionissimo non ebbe niente da obiettare. Allargò le braccia e sospirò: “E’ vero”.

 

Vincitore: Costante Girardengo in 112 ore 51 minuti e 29 secondi;

secondo classificato: Gaetano Belloni a 51 minuti e 56 secondi; terzo classificato: Marcel Buysse a 1 ore 5 minuti 31 secondi

chilometri percorsi: 2.984

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