Ms. Matrix

Simonetta Sciandivasci

Daniela Materazzi, compagna di Marco, il "gigante buono" che picchiava duro

Negli anni Novanta capitava che per provarci con una donna fosse necessaria una penna: lui la chiese a lei, che ovviamente non l’aveva, e così lui poté frugare nella sua giacca in modo da mostrarle l’etichetta D&G. Lei sapeva che chi trova un vitellone trova un tesoro, e quindi non ci mise molto a sposarlo, diventando la signora Materazzi. Daniela. Ex cestista: concessione forse non tutto casuale ai tentativi del padre di lui di convertire il figlio al basket (alla faccia dell’evaporazione del padre, ci perdoni il prof Massimo Recalcati). La donna che del furente Marco (ricordare sua corrida con Zidane) è “la coscienza, mi fa tirare fuori tutto della mia infanzia”.

 

Tra sei mesi il loro matrimonio compirà vent’anni, benedetti da tre figlioli, protetti dalla scaramanzia (i due cercano di fare le cose importanti di 23), incollati dalla pratica dolcezza di lei, che ha cambiato pannolini in tribuna per mesi, pur di non lasciare mai solo il suo Matrix (così lo chiamano i fan) e ha avuto la pazienza di spiegare ai giornalisti scemi che, nelle risse, lui picchiava “per carattere, non per fare male”, liberando così, anno dopo anno, il Grande Gigante Buono che è in lui. Tutto il contrario di mamma Zidane, che di Materazzi chiese i testicoli su un piatto. Però è una leggenda: magari voleva solo una Red Bull.

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