"La vacca sacra" di Tom Herck

Una vacca crocifissa in chiesa davanti all'altare. L'ultima frontiera dell'arte belga

Matteo Matzuzzi

Polemiche per l'installazione artistica di Tom Herck in una chiesa consacrata. Contestato il vescovo che poi prende le distanze: "Ok all'umorismo, ma questo è troppo"

Roma. Una vacca crocifissa davanti all'altare. Tutt'intorno, un “lago di latte”. E' l'allestimento che l'artista Tom Herck ha pensato per la chiesa di Kuttekoven, a Looz. Il tutto con il placet del vescovo di Hasselt, monsignor Patrick Hoogmartens. Nessun problema (in teoria) se la chiesa fosse sconsacrata, come lo sono centinaia nel secolarizzato Belgio. Ma l'edificio, seppure in condizioni pessime, è ancora consacrato, benché non vi si celebri l'eucaristia.

 

Tom Herk, ha scritto il principale quotidiano locale, Le Soir, intendeva “denunciare l'industria agroalimentare”, con la povera mucca messa alla gogna. Quindici fedeli sono entrati in chiesa e hanno iniziato a recitare il Rosario, criticando il vescovo per aver dato il via libera all'installazione: "E' terrorizzato dai mass media", hanno detto. Domenica sera, la diocesi ha reagito, prendendo le distanze da Herck: “Abbiamo sempre voglia di collaborare a progetti artistici, e siamo in grado di apprezzare l'umorismo. Ma una mucca in croce è un passo troppo lungo. Il significato di un simbolo qual è la croce non può essere deviato, altrimenti potrebbe essere offensivo o ridicolo”.

  • Matteo Matzuzzi
  • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.