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Vaccini, ecco cosa dovete fare per iscrivere i vostri figli a scuola

Redazione

Non è necessario aver effettuato obbligatoriamente la vaccinazione, basta la prenotazione dell'appuntamento. E tutto può essere autocertificato 

I vaccini agitano la vigilia dell'inizio dell'anno scolastico. La data che sta “terrorizzando” le famiglie è quella del 10 settembre quando le famiglie dovranno presentare la documentazione che, come spiega la circolare diramata dal ministero, “costituisce il requisito di accesso ai servizi educativi per l'infanzia e alle scuole dell'infanzia”. Tradotto: senza vaccini, niente asilo. 

 

Così ad esempio a Palermo, un gruppo di genitori ha cercato di aggredire medici e infermieri del Centro vaccinazioni “Guadagna” dell'Azienda sanitaria provinciale. Il motivo? Mamme e papà, forse per timore di non riuscire a fare tutto entro il 10 settembre, volevano che i sanitari continuassero il servizio anche dopo l'orario di chiusura della struttura. Non sapevano, evidentemente, che per iscrivere i propri figli non serve per forza aver già effettuato la vaccinazione.

 

Ecco cosa recita la circolare emanata il 16 agosto dal ministero della Salute:

1. Per iscriversi è sufficiente “la prenotazione di appuntamento per l'effettuazione della vaccinazione presso la Asl territorialmente competente”;

 

2. La documentazione “potrà essere sostituita dalla cosiddetta autocertificazione; in tale caso, la documentazione idonea comprovante l'effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie dovrà essere presentata entro il 10 marzo 2018”.

 

Insomma cari genitori, no panic. Lo sottolinea anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, parlando a SkyTg24: “Qual è la documentazione idonea da presentare? Certo, il libretto vaccinale o la prenotazione, ma se non si riesce ad accedere neanche alla prenotazione, bastano la telefonata al Cup o una mail o una raccomandata con avviso di ricevimento alla Asl. È praticamente impossibile non dimostrare la volontà del genitore di voler vaccinare il figlio”.

 

L'intervento del Garante. Per evitare ulteriori complicazioni gli istituti scolastici e i servizi educativi per l'infanzia potranno trasmettere gli elenchi degli iscritti alle Asl competenti per territorio così da consentire la verifica della regolarità vaccinale senza aggiungere oneri burocratici a famiglie e pubblica amministrazione. La decisione è stata presa dal Garante per la privacy
che ha adottato un provvedimento urgente - con valenza generale - per consentire un trattamento dei dati non previsto dalla normativa sui vaccini se non prima del 2019.