Reporter aggredito. La solidarietà non basta

Salvatore Merlo

Chi condanna la violenza di Roberto Spada oggi dovrebbe smettere di assecondare il clima quotidiano di disprezzo nei confronti della categoria dei giornalisti 

Daniele Piervincenzi, giornalista di Nemo, la trasmissione di Rai 2, stava intervistando Roberto Spada, membro della nota famiglia criminale di Ostia, sull’appoggio che quest’ultimo ha dato a Luca Marsella, candidato di CasaPound alle elezioni per il X municipio. Infastidito dalle domande, non sapendo cosa rispondere, Spada ha colpito il giornalista con una violentissima e improvvisa testata, rompendogli il setto nasale. Poi lo ha inseguito, insultandolo e colpendo ripetutamente con un bastone, lui e il film-maker Edoardo Anselmi, cui in ospedale è stato diagnosticato un trauma cranico. Solidarietà via agenzie di stampa e social network è stata manifestata ai due giornalisti da tutte le forze politiche, anche dal M5s e dal sindaco Virginia Raggi. Restano da dire forse solo due cose su questo fatto intollerabile. La prima è che con la solidarietà dovrebbe arrivare anche la polizia. La seconda è che alcuni degli esponenti politici che ieri hanno twittato il loro rammarico sono gli stessi che assecondano un clima di disprezzo e di violenza verbale nei confronti di una categoria la cui libertà, anche d’essere faziosi, nei paesi normali e democratici è rispettata. Senza discussioni.

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  • Salvatore Merlo
  • Milano 1982, vicedirettore del Foglio. Cresciuto a Catania, liceo classico “Galileo” a Firenze, tre lauree a Siena e una parentesi erasmiana a Nottingham. Un tirocinio in epoca universitaria al Corriere del Mezzogiorno (redazione di Bari), ho collaborato con Radiotre, Panorama e Raiuno. Lavoro al Foglio dal 2007. Ho scritto per Mondadori "Fummo giovani soltanto allora", la vita spericolata del giovane Indro Montanelli.