Il presidente del Coni Giovanni Malagò (foto LaPresse)

Calma olimpica

Nicola Imberti

Cittadini in rivolta, minisindaci diffidenti, così il progetto “aree sport” è rimasto nel limbo

Luglio 2016, parco Alessandrino. Periferia est della Capitale. Sembra passato un secolo eppure erano solo 9 mesi fa. Quel giorno il presidente del Coni Giovanni Malagò e quello del comitato promotore di Roma 2024 Luca Cordero di Montezemolo presentavano il progetto della prima area sport realizzata in un municipio di Roma. “Un primo lascito di Roma 2024 alla città, che si vinca o no” spiegava sorridente Montezemolo. Con loro anche Giovanni Boccuzzi, da un mese presidente grillino del municipio che “orgoglioso” affermava: “Crediamo in questo progetto”. Aprile 2017. Roma 2024 è rimasta un miraggio. E anche l’area sport del parco Alessandrino. O meglio. I lavori sono iniziati, i cittadini hanno protestato e il cantiere è stato bloccato. Il motivo? L’importanza naturalistica dell’area prescelta.

 

L’ipotesi era quella di spostare i lavori in un’altra zona. Si attende. Così come si attende di sapere che fine faranno le altre 14 aree che dovevano nascere nei municipi della Capitale. Su internet è ancora disponibile la presentazione realizzata da Coni. Rendering del “prototipo” dell’area sport (2.000 mq con giochi per bambini, playground multisport, pista per Bmx ecc.) e mappa di Roma con i parchi, individuati dalla precedente amministrazione, che dovevano ospitarle. I cittadini del III municipio, parco della Valli, non vedono l’ora che si inizi. Nel XV la promessa è di riqualificare l’area giochi del parco di via Tieri (quando? come?). Nel IV l’area è stato spostata dal parco Baden Powell al parco Cicogna ma gli abitanti vorrebbero dire la loro sulla gestione dei 150 mila euro disponibili. Sul resto, silenzio. Eppure, nonostante la rinuncia alla candidatura olimpica, i soldi ci sono (già stanziati dal governo e disponibili nel Fondo “Sport e Periferie”) e il Campidoglio non sembra affatto ostile al progetto. Ma la decisione finale spetta ai minisindaci. Che ovviamente stanno facendo tutto con calma olimpica. 

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