Elizabeth Taylor (foto LaPresse)

Abolire le pellicce significa cancellare la storia

Camillo Langone

La sperimentazione animale ci ha dato penicillina e insulina, antibiotici, vaccini contro la poliomielite, la rabbia, il tetano, il vaiolo. Permette all'industria farmaceutica di continuare a farlo

Gucci abolisce le pellicce. Tutte le pellicce: di volpe, di coniglio, anche di coyote, un mezzo sciacallo che in natura mangia appunto volpi e conigli. Le pellicce rimaste in magazzino saranno messe all’asta e il ricavato verrà devoluto ai militanti della Lav, nemici della sperimentazione sugli animali. Dunque non sto parlando di moda ma di storia, di una battaglia persa dall’uomo, non solo da allevatori e pellicciai. Le pellicce, oggi in rovinosa ritirata su tutto il fronte occidentale, rendevano le donne regine ed evidenziavano lo status apicale della specie umana, contribuendo a un ambiente favorevole alla sperimentazione animale che ci ha dato penicillina e insulina, farmaci antirigetto e pacemaker, statine e sulfamidici e antibiotici, vaccini contro la poliomielite, la rabbia, il tetano, il vaiolo… Si fissi presto una linea del Piave che consenta all’industria farmaceutica di continuare a sperimentare, scoprire, debellare malattie: io nel mio piccolo ho deciso di passare dalle pantofole di lana cotta a quelle di montone.

Di più su questi argomenti:
  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).