Foto via Pixabay

Vuoi un pitbull? Prendi il porto d'armi

Camillo Langone

Non basta il patentino, com’è stato proposto. A nessuna persona avente i requisiti psichici verrebbe mai in mente di possedere un cane del genere

Non il patentino, il porto d’armi. Se mi trovano addosso un taser, strumento capace di tenere a distanza gli alloctoni che dopo l’imbrunire si dedicano alle rapine dentro e davanti alla stazione di Parma, rischio l’arresto, se invece mi vedono con un pitbull rischio di passare per un amante degli animali. Eppure non si è mai sentito di un bambino fulminato da un taser, mentre di bambini sbranati da pitbull (o rottweiler o dogo o altre schifosissime razze da combattimento) sono piene le cronache. Non il patentino, com’è stato proposto, per detenere una di queste bestie letali ci vorrebbe un vero porto d’armi. Siccome per ottenere il porto d’armi bisogna avere i requisiti psichici (“assenza di disturbi mentali, di personalità e comportamentali”), il problema verrebbe risolto alla radice: a nessuna persona avente i requisiti psichici verrebbe mai in mente di possedere un cane del genere.

Di più su questi argomenti:
  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).