L'immigrazione e la lezione di Paestum

Camillo Langone

Visitate la città e leggete la storia della conquista lucana e “dell'infiltrazione” dell'elemento italico  

Visitate Paestum. Ma non per fare foto o mangiare mozzarelle: per capire e meditare. Passeggiate fra le mura mozzate, con i blocchi di travertino rotolati in basso, e i templi già da cartolina e oggi da selfie. Nel frattempo leggete Wikipedia: “In una data collocabile tra il 420 a.C. e 410 a.C., i Lucani presero il sopravvento nella città. Non si conoscono i particolari bellici della conquista lucana, probabilmente perché non dovette trattarsi di una conquista repentina. È un processo che è possibile riscontrare in altre località, dove vi fu una lenta, graduale ma costante infiltrazione dell’elemento italico, dapprima richiamato dagli stessi Greci per i lavori più umili e servili, per poi divenir parte della compagine sociale mediante il commercio e la partecipazione alla vita cittadina, fino a prevalere e a sostituirsi nel potere politico della città”. Proprio un greco, Tucidide, scrisse che la storia si ripete. Visitate Paestum e provate a convincermi che la presente infiltrazione, sollecitata “per i lavori più umili e servili”, porterà invece a un esito diverso.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).