La basilica di San Marco a Venezia (Foto Tom Page via Flickr)

Idea per affrontare il problema delle chiese vuote a Venezia: demoliamole

Camillo Langone

Il Patriarca vorrebbe risolvere la questione dell'assenza di fedeli trasformandole in luoghi per catechesi, mostre d'arte e perfino in cinema 

San Marco, hanno un buco nel cuore, meritano un buco nella città: altro che nuova destinazione d’uso delle chiese disertate! Il Patriarca della tua Venezia ci fa sapere che il numero delle chiese cittadine “è superiore alle esigenze delle comunità liturgiche, dovendo fare i conti con un’innegabile flessione demografica”. Dicendo un pezzo di verità (l’esodo dei veneziani verso Mestre) per non dire tutta la verità (il calo anche percentuale dei cattolici praticanti e la demenza crescente dei turisti che usano i templi non per pregare ma per scattare foto). Il Patriarca vorrebbe trasformare le chiese vuote in “luoghi di catechesi” (ma se la gente non è attratta dal Corpo di Cristo perché dovrebbe essere attratta dalle chiacchiere dei catechisti?), spazi per mostre d’arte (il culturale come surrogato del culto), addirittura cinema, come se il cinema fosse più vivo della religione… San Marco, ho un’idea migliore: le chiese abbandonate siano spogliate dei dipinti antichi, da distribuirsi nelle chiese postconciliari e dunque spesso aniconiche dell’entroterra, e infine abbattute. Al loro posto rimanga un buco: memoria dell’apostasia, profezia del nulla che ci aspetta.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).